NAPOLI: Mario Mattioli, alla Shipping and the Law

 

Napoli, 15 ottobre 2018 – Mario Mattioli, Presidente della Confederazione Italiana Armatori, ha partecipato alla sessione introduttiva di Shipping and the Law, evento organizzato a Napoli dallo Studio Lauro.

Nel corso del dibattito sul tema “Shipowner’s vision of the future”, il Presidente Mattioli ha affermato di essere ottimista riguardo ad una ripresa dei mercati marittimi che già nel 2017 hanno registrato un trend di crescita.

Peraltro, Mario Mattioli ha affermato che affinché lo shipping italiano possa cogliere le opportunità dei mercati, è fondamentale che la flotta possa contare su uno strumento normativo fondamentale per garantire la sua competitività e cioè il Registro Internazionale Italiano, istituito in Italia nel 1998, in linea con gli orientamenti dell’Ue che miravano a restituire competitività alle flotte mercantili dei paesi membri e a rilanciare l’occupazione. “Il Registro internazionale si è rivelato uno strumento di grande successo per lo sviluppo dello shipping italiano. Ciò è dimostrato dal fatto che in 20 anni la flotta è raddoppiata ed è una delle flotte di bandiera più importanti al mondo, ai primi posti tra quelle dei principali paesi industriali che fanno parte del G20”.

In proposito, il Presidente Mattioli ha sottolineato che è assurdo classificare le misure a favore dell’armamento come sussidi ambientalmente dannosi motivando tale affermazione sul fatto che con il raddoppio della la flotta sono raddoppiate anche le emissioni inquinanti. “Tutti sanno che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Link: http://www.informatorenavale.it/news/napoli-mario-mattioli-alla-shipping-and-the-law/

 

 

NAPOLI: Mario Mattioli, alla Shipping and the Law

 

Napoli, 15 ottobre 2018 – Mario Mattioli, Presidente della Confederazione Italiana Armatori, ha partecipato alla sessione introduttiva di Shipping and the Law, evento organizzato a Napoli dallo Studio Lauro.

Nel corso del dibattito sul tema “Shipowner’s vision of the future”, il Presidente Mattioli ha affermato di essere ottimista riguardo ad una ripresa dei mercati marittimi che già nel 2017 hanno registrato un trend di crescita.

Peraltro, Mario Mattioli ha affermato che affinché lo shipping italiano possa cogliere le opportunità dei mercati, è fondamentale che la flotta possa contare su uno strumento normativo fondamentale per garantire la sua competitività e cioè il Registro Internazionale Italiano, istituito in Italia nel 1998, in linea con gli orientamenti dell’Ue che miravano a restituire competitività alle flotte mercantili dei paesi membri e a rilanciare l’occupazione. “Il Registro internazionale si è rivelato uno strumento di grande successo per lo sviluppo dello shipping italiano. Ciò è dimostrato dal fatto che in 20 anni la flotta è raddoppiata ed è una delle flotte di bandiera più importanti al mondo, ai primi posti tra quelle dei principali paesi industriali che fanno parte del G20”.

In proposito, il Presidente Mattioli ha sottolineato che è assurdo classificare le misure a favore dell’armamento come sussidi ambientalmente dannosi motivando tale affermazione sul fatto che con il raddoppio della la flotta sono raddoppiate anche le emissioni inquinanti. “Tutti sanno che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Link: http://www.informatorenavale.it/news/napoli-mario-mattioli-alla-shipping-and-the-law/

La IX edizione di ”Shipping and the Law” si apre con l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico che incontra gli armatori italiani

 

“Blue economy centrale per sviluppo sud” Mattioli (Confitarma): “Rassicurazioni su attenzione a flotte italiane”


Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 – Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore –
 Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro –  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

 

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare

 

sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

 

La IX edizione di Shipping and the Law si apre con l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico che incontra gli armatori italiani

“Blue economy centrale per sviluppo sud” Mattioli (Confitarma): “Rassicurazioni su attenzione a flotte italiane”


Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 – Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore –

 

 

Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour

 

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro –  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

A Shipping and the Law norme ambientali in primo piano Rixi: “Penso a fiscalità agevolata per imprese che dimostrano misure di sostenibilità”

Si chiude la IX edizione del convegno degli armatori a Napoli

L’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e delle sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi sono stati al centro della seconda e conclusiva giornata della IX edizione di Shipping and the Law a Napoli. Soprattutto le regole sulle emissioni chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte.

Nel dibattito un contributo significativo è venuto dal Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi“Stante la delicatezza dell’obiettivo di tutela ambientale – ha affermato – sarebbe opportuno, ad esempio, pensare anche all’implementazione delle forme di fiscalità agevolata per quelle imprese che dimostrano di aver intrapreso precise ed effettive misure di sostenibilità. E’ questa una sfida ulteriore per le nostre infrastrutture ed il nostro armamento; non è pensabile conseguire uno sviluppo senza un’opera di implementazione e ammodernamento delle reti di trasporto e di tutti gli snodi del traffico e logistici; ed è allo stesso modo impensabile che il sistema infrastrutturale possa prescindere dalla sicurezza che non è soltanto fisica ma è pertanto anche ambientale e a beneficio di tutta la comunità”. E gli armatori confermano il loro impegno, come sottolineato da Emanuele Grimaldi, vicepresidente dell’International Chamber of Shipping: “L’Ics – ha detto – è fortemente impegnata nell’abbattere le emissioni delle navi contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Con l’Imo, l’organizzazione dell’Onu che si occupa del mare, ci siamo impegnati a ridurre del 50% le emissioni da qui al 2050. Ma in questo stesso periodo si prevede che i traffici marittimi raddoppieranno, quindi vuol dire che le emissioni dovranno essere solo il 25% di quelle attuali. Per farlo ci impegniamo in ricerca e sviluppo, mettendo sulle navi tutte le nuove soluzioni, dalle batterie alle pitture siciliconiche, e ancora le migliori eliche e i motori con le emissioni più basse. Ricordo però che il nostro settore non rappresenta un problema ma un’opportunità: le navi che viaggiano oggi sulle autostrade del mare hanno emissioni di Co2 che sono un quinto dei mezzi che trasportano merci sulle strade e metà dei mezzi su ferro. Il sistema marittimo è la soluzione del problema ma noi ci impegniamo per migliorare ancora”.

   “Shipping and the Law – spiega Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista organizzatore della conferenza – è ormai diventato un appuntamento atteso da tutto il mondo armatoriale ma anche dai decision maker come dimostra l’interesse per i nostri temi da parte del presidente della Camera Roberto Fico e del viceministro dei trasporti Rixi. Dal palco abbiamo ascoltato i problemi ma anche le proposte e lo spirito imprenditoriale intatto degli armatori italiani e anche le proposte del governo per sostenere un settore che rischia di disperdere una parte delle proprie energie migliori. Proseguiremo il nostro impegno anche nel 2019, con la decima edizione del convegno, facendo scoprire agli ospiti internazionali un altro splendido sito storico di Napoli dopo la sede della Basilica di San Lorenzo Maggiore scelta per quest’anno”.

Link: http://www.informatorenavale.it/news/la-ix-edizione-di-shipping-and-the-law-si-apre-con-lintervento-del-presidente-della-camera-roberto-fico-che-incontra-gli-armatori-italiani/

La IX edizione di ”Shipping and the Law” si apre con l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico che incontra gli armatori italiani

 

“Blue economy centrale per sviluppo sud” Mattioli (Confitarma): “Rassicurazioni su attenzione a flotte italiane”


Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 – Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore –
 Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro –  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

 

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare

 

sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

 

La IX edizione di Shipping and the Law si apre con l’intervento del presidente della Camera Roberto Fico che incontra gli armatori italiani

“Blue economy centrale per sviluppo sud” Mattioli (Confitarma): “Rassicurazioni su attenzione a flotte italiane”


Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 – Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore –

 

 

Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour

 

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro –  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

A Shipping and the Law norme ambientali in primo piano Rixi: “Penso a fiscalità agevolata per imprese che dimostrano misure di sostenibilità”

Si chiude la IX edizione del convegno degli armatori a Napoli

L’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e delle sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi sono stati al centro della seconda e conclusiva giornata della IX edizione di Shipping and the Law a Napoli. Soprattutto le regole sulle emissioni chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte.

Nel dibattito un contributo significativo è venuto dal Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi“Stante la delicatezza dell’obiettivo di tutela ambientale – ha affermato – sarebbe opportuno, ad esempio, pensare anche all’implementazione delle forme di fiscalità agevolata per quelle imprese che dimostrano di aver intrapreso precise ed effettive misure di sostenibilità. E’ questa una sfida ulteriore per le nostre infrastrutture ed il nostro armamento; non è pensabile conseguire uno sviluppo senza un’opera di implementazione e ammodernamento delle reti di trasporto e di tutti gli snodi del traffico e logistici; ed è allo stesso modo impensabile che il sistema infrastrutturale possa prescindere dalla sicurezza che non è soltanto fisica ma è pertanto anche ambientale e a beneficio di tutta la comunità”. E gli armatori confermano il loro impegno, come sottolineato da Emanuele Grimaldi, vicepresidente dell’International Chamber of Shipping: “L’Ics – ha detto – è fortemente impegnata nell’abbattere le emissioni delle navi contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Con l’Imo, l’organizzazione dell’Onu che si occupa del mare, ci siamo impegnati a ridurre del 50% le emissioni da qui al 2050. Ma in questo stesso periodo si prevede che i traffici marittimi raddoppieranno, quindi vuol dire che le emissioni dovranno essere solo il 25% di quelle attuali. Per farlo ci impegniamo in ricerca e sviluppo, mettendo sulle navi tutte le nuove soluzioni, dalle batterie alle pitture siciliconiche, e ancora le migliori eliche e i motori con le emissioni più basse. Ricordo però che il nostro settore non rappresenta un problema ma un’opportunità: le navi che viaggiano oggi sulle autostrade del mare hanno emissioni di Co2 che sono un quinto dei mezzi che trasportano merci sulle strade e metà dei mezzi su ferro. Il sistema marittimo è la soluzione del problema ma noi ci impegniamo per migliorare ancora”.

   “Shipping and the Law – spiega Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista organizzatore della conferenza – è ormai diventato un appuntamento atteso da tutto il mondo armatoriale ma anche dai decision maker come dimostra l’interesse per i nostri temi da parte del presidente della Camera Roberto Fico e del viceministro dei trasporti Rixi. Dal palco abbiamo ascoltato i problemi ma anche le proposte e lo spirito imprenditoriale intatto degli armatori italiani e anche le proposte del governo per sostenere un settore che rischia di disperdere una parte delle proprie energie migliori. Proseguiremo il nostro impegno anche nel 2019, con la decima edizione del convegno, facendo scoprire agli ospiti internazionali un altro splendido sito storico di Napoli dopo la sede della Basilica di San Lorenzo Maggiore scelta per quest’anno”.

Link: http://www.informatorenavale.it/news/la-ix-edizione-di-shipping-and-the-law-si-apre-con-lintervento-del-presidente-della-camera-roberto-fico-che-incontra-gli-armatori-italiani/

Torna Shipping and the Law:”Il futuro è adesso”, armatori da tutto il mondo a confronto a Napoli

 

Le sfide tecnologiche, l’ambiente, il neo protezionismo, l’impoverimento della flotta italiana ad opera del turbocapitalismo.

 

 

 

Shipping and the Law, IX edizione Napoli, 15 e 16 ottobre 2018 Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore

Napoli, 13 ottobre 2018 – “Il futuro è adesso”. E’ questo il tema su cui si confronteranno a Napoli il 15 e 16 ottobre gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, in occasione della nona edizione di “Shipping and the Law”, la due giorni di convegno organizzata dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che all’apertura vedrà anche un intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

Tra i partecipanti alla conferenza figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) Panos Laskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, direttore del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o Fredrick Kenney, in rappresentanza della Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONUl’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour, che parlerà del suo nuovo traghetto alimentato a gas

Al centro del dibattito di quest’anno l’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e le sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi, che chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte, e i vertici mondiali degli armatori faranno dunque il punto della situazione in questa occasione a Napoli.

Innanzitutto si discuterà circa la reperibilità di prodotti petroliferi che rientrino nei nuovi limiti stabiliti dell’Organizzazione Marittima Internazionale, che richiederanno combustibili che soddisfino le nuove stringenti regole, e dell’introduzione di innovazioni tecnologiche di avanguardia (batterie, propulsione a gas, cellule a idrogeno). Ma si farà il punto anche sulle problematiche connesse al rapido farsi strada della digitalizzazione e a un ricorso all’automazione sempre più spinto, mentre nuove pressioni arrivano da più parti: dai cambiamenti radicali nella situazione geopolitica internazionale (in particolare dopo i provvedimenti del governo Trump), dalle guerre commerciali, dal neoprotezionismo e dal loro influsso sui traffici marittimi e sui futuri investimenti e, infine, dalla crisi del multilateralismo con le possibili ricadute sul WTO e sulle agenzie facenti capo all’ ONU.

Alcuni si chiedono se vi sia il pericolo che ciò possa creare un’inversione di tendenza per le norme su sicurezza e ambiente: sul fronte degli scenari economici globali certi segnali lasciano presumere che il boom economico attuale possa addirittura condurci ad una crisi ancora più rovinosa delle precedenti, mentre altri inducono a un maggiore ottimismo.

Durante la conferenza sarà esaminato anche il tema della scelta del “porto rifugio”, un luogo di rifugio per le navi in caso di incidenti potenzialmente catastrofici, ovvero un porto o una baia marittima circoscritta in cui condurre le petroliere che rischiano di affondare  per contenere la fuoriuscita di petrolio, scelta che in Italia è di competenza diretta della Protezione Civile, che al convegno vedrà l’intervento di un suo rappresentante. Il tema sarà analizzato da Mans Jacobsson, storico fondatore e direttore degli International Oil Pollution Compensation Funds, nella sua analisi dal titolo “Porto di rifugio, la prospettiva legale”, che darà il via a un panel moderato da Mauro Iguera al quale parteciperanno i rappresentanti dei maggiori assicuratori e soccorritori marittimi.

Ma il futuro dello shipping è anche nelle mani dei giovani armatori che raccoglieranno le sfide a Napoli e che nel corso di Shipping and the Law saranno rappresentati in un incontro con Giacomo Gavarone, presidente del Gruppo Giovani Armatori Confitarma.

Federico Deodato e Francesco Saverio Lauro modereranno poi un panel sul futuro dei temi normativi nel settore, con particolare riferimento all’arbitrato, alla mediazione ma anche alle nuove normative per regolare gli sviluppi tecnologici e le nuove sfide della concorrenza ma anche all’influsso dei nuovi nazionalismi e protezionismi sul diritto internazionale.

A Shipping and the Law si guarderà poi agli aspetti economici del trasporto marittimo con le soluzioni alla crisi finanziaria in un dibattito moderato dall’amministratore delegato di Venice Shipping and Logistics Fabrizio Vettosi, con esponenti del mondo creditizio che si confronteranno con armatori e con i vertici di importanti banche e fondi d’investimento.

In un’ottica italiana, che tuttavia si inserisce nel fenomeno globale del cosiddetto turbocapitalismo, spicca al centro del dibattito quale tema dolente la decimazione della flotta italiana, che ha recentemente perso oltre cento navi e molte migliaia di addetti diretti e dell’indotto, a causa della vendita di crediti in presunta sofferenza da parte delle maggiori banche italiane e straniere a fondi di investimento e operatori finanziari esteri: si tratta di un fenomeno che sta provocando un’irreparabile perdita di occupazione e di know-how all’interno del settore italiano. Per far sì che questo prezioso patrimonio non venga ulteriormente disperso è dunque imperativo che si rinvengano soluzioni urgenti in collaborazione tra le banche e i gruppi armatoriali italiani, attraverso provvedimenti legislativi e del governo.

Durante i lavori, infine, verrà ricordato il professor Francesco Berlingieri, leggendario giurista e presidente del Comitè Maritime International recentemente scomparso, che ha rappresentato per decenni l’Italia nelle trattative che hanno portato alla formazione e all’aggiornamento delle convenzioni internazionali tese ad uniformare il Diritto del Mare.

 

Link: http://www.informatorenavale.it/news/torna-shipping-and-the-lawil-futuro-e-adesso-armatori-da-tutto-il-mondo-a-confronto-a-napoli/

L’INFORMATORE NAVALE – Il Mediterraneo ospita il 18,7% delle crociere del mondo.Napoli in calo, serve più sinergia tra operatori e città

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Napoli, 26 ottobre 2016 – L’impatto economico delle crociere in Europa è di 17 miliardi di euro, una cifra che vede la  ricaduta maggiore sull’Italia, dove il peso del settore sul suo Pil tocca quota 4 miliardi di euro. Nel 2015 30 milioni di crocieristi hanno navigato nel Mediterraneo e di questi la quota più consistente, undici milioni, ha scelto di fare tappa in Italia. Sono questi alcuni dei dati emersi oggi nel corso della seconda e ultima giornata della VII edizione di Shipping and the Law, in corso a Napoli, organizzato da Francesco Saverio Lauro.

In primo piano, nella sessione di apertura, c’è stato infatti il mercato crocieristico con la partecipazione delle tre maggiori compagnie che operano nel Mediterraneo: Msc, Costa e Royal Carribean. “Il Mediterraneo – ha spiegato Leonardo Massa, country manager per l’Italia di Msc – è l’area di core business per noi e infatti la nuova ammiraglia Msc Meraviglia viaggerà proprio qui dal giugno 2017 con le sue crociere di sette giorni. Siamo sempre attenti agli eventi geopolitici che spesso ci costringono a variare le rotte, ma siamo anche pronti ad accettare nuove sfide, come quella che dal 2017 ci porterà a Saranda, in Albania”. Tra i temi emersi anche la correlazione diretta, espressa attraverso i dati di Banca d’Italia, tra dotazione infrastrutturale degli scali e movimentazione dei passeggeri delle crociere, un tema che ha spostato il confronto anche sul porto di Napoli che nel 2017 dovrebbe perdere 300.000 crocieristi: “L’Italia – ha sottolineato infatti Karina Santini, manager per lo sviluppo dei porti del Med di Royal Carribean – è un asset strategico per la nostra compagnia, ma temiamo le dinamiche difficili della catena di soggetti coinvolti nei luoghi su cui investiamo. Nel Mediterraneo il settore cresce ma devono crescere anche le infrastrutture e i porti per poter accogliere i turisti, per questo abbiamo bisogno di un interlocutore valido e deciso che abbia iter sicuri, tempi certi“. Un’esigenza a cui ha risposto Ivano Russo, del Ministero delle infrastrutture: “Con la riforma che stiamo attuando – ha spiegato – non avremo più 24 porti che vanno in giro per il mondo a presentare offerte risibili agli occhi dei grandi operatori internazionali di merci e passeggeri, ma potremo competere meglio in un quadro di coordinamento nazionale. Stiamo lavorando anche sulle infrastrutture, come a Palermo, dove dopo vent’anni abbiamo posto le precondizioni per costruire il terminal crociere, ma anche a Civitavecchia dove il mese prossimo partono i lavori per il nuovo terminal e lavoriamo anche per migliorare i porti di Livorno e La Spezia, senza dimenticare le nuove destinazioni: nel 2017 anche Taranto avrà i primi attracchi di crociere”. 

Una delle prospettive per Napoli potrebbe essere anche quella di “proseguire il lavoro iniziato alla fine degli anni ’90 – ha spiegato Francesco Saverio Lauro – quando da presidente dell’autorità portuale aprii la zona del Beverello alla città, aprimmo la darsena Borbonica e iniziammo i lavori sul molo San Vincenzo per creare un approdo per grandi yachts e piccole navi da crociera. Il lavoro che avviai doveva proseguire anche con le indicazioni di Stefano Boeri comprendeva anche attività ricreative e per il tempo libero che avrebbero vivacizzato l’area portuale turistico-passeggeri sita ad occidente del porto per 16 ore al giorno e che potrebbe essere ripreso perché lo scalo sia sempre più strettamente legato alla città”. E la necessità di un rapporto più stretto con le città-scalo è stato sottolineato anche da Massimo Brancaleoni, vicepresidente di Costa Crociere: “La misura del valore dell’impatto delle crociere su un territorio non si misura solo in scali, ci sono margini enormi da sfruttare su quanto spendono i turisti una volta sbarcati. Per questo abbiamo sviluppato partenership come quella di Napoli con il Museo di Capodimonte. Napoli deve però ancora arricchire il bouquet delle esperienze da proporre ai crocieristi”. Sul tema, l’assessore al mare del Comune di Napoli Daniela Villani ha lanciato l’idea di “un tavolo tra l’amministrazione comunale e gli operatori delle crociere e gli altri attori coinvolti per un’offerta sempre migliore. Penso allo scalo come una prima vetrina di Napoli, coinvolgendo le nostre eccellenze come ad esempio gli artigiani di San Gregorio Armeno, sia alla stazione Marittima che ai vicini giardini di Molosiglio”.

E la necessità di un rapporto più stretto con le città-scalo è stato sottolineato anche da Massimo Brancaleoni, vicepresidente di Costa Crociere: “La misura del valore dell’impatto delle crociere su un territorio non si misura solo in scali, ci sono margini enormi da sfruttare su quanto spendono i turisti una volta sbarcati. Per questo abbiamo sviluppato partenership come quella di Napoli con il Museo di Capodimonte. Napoli deve però ancora arricchire il bouquet delle esperienze da proporre ai crocieristi“.

La seconda giornata di Shipping and the Law ha poi preso in esame anche le trasformazioni tecnologiche in atto nel confronto su “Shipping e Big Data in the Era of Digitalization”, che ha trattato del crescente uso della gestione di dati digitali e analisi delle prestazioni a distanza, con particolare riferimento alla sicurezza informatica e alla proprietà dei dati nello shipping. Presieduta dall’esperto del settore Philippe Holthof e dal presidente di ATENA-Associazione Italiana di Tecnica Navale Alberto Moroso, vedrà gli interventi di Carmelo Cartalemi, Senior Engine Portfolio Manager di Winterthur Gas & Diesel, e Mikael Sandberg,  Wärtsilä Digitalization Team Member e, tra i panelist: il CEO LGR di Navigazione Leonardo Rondinella, il CEO di Perseveranza SpA di Navigazione Umberto D’Amato;Marcel van Haaren, Senior Sales Manager di Alfa Laval Exhaust Gas Cleaning; Luigi Abbruzzese, Innovation Manager IEMLab e Alessandro Pescetto, Sector Manager Marine Software Solutions and Ship Performance Monitoring di Rina SpA.

I lavori della mattinata sono terminati con la sessione “Looking to the Future”, presieduta dal presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma Andrea Garolla di Bard. Alla discussione sulle prospettive dello shipping e le sfide nel futuro per le nuove generazioni di armatori hanno partecipato: il decano degli armatori italiani Peppino D’Amato, presidente diPerseveranza SpA di Navigazione; Giacomo Gavarone, commercial manager di Rimorchiatori Riuniti S.p.A; Lorenzo Matacena di Caronte & Tourist; Yannis Triphillis.

I lavori si concluderanno infine nel pomeriggio di mercoledì con una mock mediation e una mock arbitration, ovvero la simulazione di una mediazione e di un arbitrato marittimo, con un collegio arbitrale d’eccezione di cui faranno parte il presidente della LMAA-London Maritime Arbitrators’ Association Clive Aston e il suo past president Christopher Moss e il noto solicitor londinese Peter Jago, partner MFB,  mentre il ruolo di mediator sarà interpretato da Jonathan Lux, mediatore di Stone Chambers. Le parti saranno interpretate da Leonardo Rondinella, CEO di LGR di Navigazione e Yannis Triphillis, membro del comitato esecutivo Hellenic Chamber of Shipping Lawyers e saranno assisitite dagli avvocati David Pitlarge di Hill Dickinson LLP e dall’ avvocato Francesco S. Lauro, Studio Legale Lauro

Link: http://www.informatorenavale.it/news/il-mediterraneo-ospita-il-187-delle-crociere-del-mondo-napoli-in-calo-serve-piu-sinergia-tra-operatori-e-citta/

 

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Partita a Napoli la settima edizione di Shipping and the Law. Dai vantaggi e i rischi dei big data al futuro del petrolio

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Nella foto: Il Presidente Confitarma Emanuele Grimaldi e l’avvocato Francesco Saverio Lauro

Due giorni di discussioni al massimo livello tra armatori, banchieri, produttori di tecnologie ed esperti di finanza

 

Napoli, 25 ottobre 2016 – Oltre 200 tra armatori, avvocati marittimisti, banchieri, gestori di fondi di investimento, broker e altri operatori del settore marittimo provenienti da tutto il mondo sono da oggi riuniti all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli per la VII edizione di Shipping and the Law, l’appuntamento annuale organizzato dallo Studio Legale Lauro, che proseguirà anche nella giornata di domani, mercoledì 26 ottobre-

 

L’iniziativa, ideata e organizzata da Francesco S. Lauro, avvocato marittimista, è ormai diventato un appuntamento atteso nel panorama internazionale del settore per fare il punto sullo stato dell’arte della navigazione e dell’armamento e per guardare alle prospettive in termini economici, normativi e tecnologici. “Quest’annotratteremo – spiega Lauro – due nuovi temi: l’uso dei big data nello shipping e tenteremo di delineare uno stato dell’arte dei mercati petroliferi, con esperti e operatori provenienti da tutto il mondo. Inoltre ci sarà una simulazione di arbitrato e mediazione interpretata da alcuni tra i più famosi arbitri, avvocati e mediatori internazionali. Un altro obiettivo “collaterale” di Shipping and the Law è anche quello di mettere in luce per gli ospiti internazionali le parti più suggestive di Napoli: quest’anno è la volta del bellissimo complesso monastico di Suor Orsola Benincasa, oggi università, di cui grazie al rettore Lucio D’Alessandro la manifestazione è ospite, e della Certosa di San Martino, in cui si svolge la serata di gala”.

 

 

Tanti i partecipanti alla due giorni di conferenza: Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma e Esben Poulsson, presidente dell’Ics (International Chamber of Shipping). “Lo shipping – ha spiegato Poulsson – è un business globale e quindi per non creare svantaggi competitivi per gli armatori le regole devono essere il più possibile armonizzate a livello internazionale. L’Italia, da questo punto di vista, sconta delle regole specifiche che rendono per gli italiani più difficile la competizione”. Altro argomento di grande attualità affrontato oggi è quello delle emissioni di Co2, sulle quali, ha sottolineato Grimaldi: “Gli armatori sono gli imprenditori che hanno fatto di più per la riduzione delle emissioni di Co2. Basti pensare che il 90% di tutte le merci che si muovono nel mondo si muovono sulle navi tra container, bulker, tank, trasporti ro-ro, ma per emissioni di Co2 lo shipping pesa soltanto il 2,2%. Poi se nel mondo si decide di tassare le emissioni si faccia, ma questa tassazione deve avvenire per tutti i comparti del trasporto, non solamente per le navi”.

 

Tra gli altri ospiti intervenuti spiccano Efthimios Mitropoulos, segretario generale emerito dell’Imo (l’Organizzazione Marittima dell’Onu); Paolo d’Amico, presidente dell’omonimo gruppo (Grimaldi e D’Amico sono rispettivamente il primo e il secondo armatore italiano); Emanuele Lauro, CEO del gruppo Scorpio quotato a New York sul Nasdaq e Stefano Messina, CEO del Gruppo Messina. A loro si aggiungono l’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, Comandante in capo della squadra navale della Marina Militare italiana, e Juan Riva, CEO di Suardiaz Group e già presidente dell’ECSA (l’associazione europea delle organizzazioni armatoriali).

I LAVORI

 

Martedì 25 ottobre

 

 

La conferenza, che si aprirà con i saluti del rettore dell’Ateneo Suor Orsola BenincasaLucio D’Alessandro e dall’assessore del Comune di NapoliDaniela Villani, sarà introdotta dalle relazioni d’apertura del segretario generale dell’International Chamber of Shipping (ICSEsben Poulsson, del segretario emerito dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMOEfthimios E. Mitropoulos e dell’Ammiraglio di Squadra Donato Marzano, comandante in capo della squadra navale della Marina Militare italiana.

 

La prima sessione, “Oil and Gas market trends”, si focalizzerà sulle prospettive macroeconomiche in relazione al mercato del petrolio e del gas e alle ripercussioni che esse avranno sullo shipping. Alla discussione parteciperanno: Ugo Salerno, AD Rina SpALeo Drollas, già direttore del Center for Global Energy Studies fondato dallo sceicco Yamani;Amedeo Teti, direttore generale per la politica commerciale internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico; l’esperto di mercati petroliferi Salvatore CarolloNicolò Sartori, Senior Research Fellow dellIstituto Affari InternazionaliFrancesco Bentivegna dello Studio Legale Lauro, già general counsel di ENI per il Kazakistan, che conFrancesco S. Lauro modererà la sessione, cui seguirà un panel con: Paolo d’Amico, Emanuele Lauro, Stefano Messina e Juan Riva.

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La seconda sessione dei lavori “Where is Shipping going?”, moderata da Francesco S. Lauro ed Efthimios Mitropoulos, vedrà gli interventi del CEO Ecospray TechnologiesGuido Ceccherelli e del Research Manager Banchero Costa & C. Enrico Paglia, da cui muoverà poi i passi la tavola rotonda con Emanuele Grimaldi, Paolo d’Amico, Emanuele Lauro,Stefano Messina e Juan Riva.

Si svolgerà poi nel primo pomeriggio una sessione su “Oil and Gas Transportation and the Environment”, moderata dal presidente e CEO di PL Ferrari & CoFederico Deodato e dal CEO di CR MAG Mauro Iguera, che vedrà una relazione di Mans Jacobsson, storico direttore del fondo di compensazione per l’inquinamento petrolifero, sulla sentenza della suprema Corte di Cassazione spagnola nel caso dell’affondamento della petroliera Prestige. A seguire le relazioni di: Richard Janssen, direttore commerciale di SMIT SalvageJohn Croucher, Head Off-Shore  Division di The Standard ClubHelle Hammer, managing director di Nordic Association of Marine Insurers e Tony Baker, Loss Prevention Director del club P&I North of England.

 

Nel confronto prettamente finanziario sul tema “What’s happened to my banker?”, moderato da Fabrizio Vettosi, direttore generale di VSL (Venice Shipping and Logistics SpA, primo fondo italiano dedicato esclusivamente allo shipping) e Arturo Capasso, professore dell’Università degli Studi del Sannio, armatori italiani e stranieri e rappresentanti del mondo finanziario discuteranno poi del mutevole scenario della finanza marittima nel momento in cui le banche devono fronteggiare le sfide legate alla revisione di Basilea III e sul crescente ruolo dell’institutional debt e degli equity provider, accanto ai private debt fund, nell’individuazione di fonti alternative di capitali per gli investimenti nello shipping. Tra i partecipanti: i partner Deloitte Italia  Carlo Laganà e Giuseppe AmbrosioMichele Autuori di Watson Farley & Williams; il direttore generale di PB Tankers Francesca Romana Barbaro; il managing partner del fondo di private debt RiverRockRoberto IppolitoMario Mattioli, presidente della commissione Education di Confitarma e chairman CA.FI.MA. Group;Andrea Pescatori, amministratore delegato di Ver CapitalRaffaele Rinaldi, responsabile dell’Ufficio Crediti ABIFrancesco Moneta, vicepresidente LazardStefano Sostero, ADMuzinich & Co.; Pierluigi Zagari, direttore esecutivo della Floating NPLGiuseppe Mauro Rizzo, managing director e CEO di Rizzo-Bottiglieri-De Carlini Armatori e l’armatore greco Yannis  Triphyllis.

 

Mercoledì 26 ottobre

 

La seconda giornata di lavori del 26 ottobre si aprirà con una sessione dedicata all’industria crocieristica, “Cruise Industry in the Med: Future Scenarios”. Il dibattito sarà moderato da Umberto Masucci, presidente di The International Propeller Clubs Italia e vedrà tra i partecipanti: Raphael von Heereman, segretario generale e CEO di Cruise Line International Association (CLIA) Europe; Maurizio Archetti, presidente di Ecospray Technologies;Massimo Brancaleoni, vice presidente senior di Costa Crociere; Leonardo Massa, Country Manager Director Italia di MSC Cruise; Karina Santini, Med Port Development manager della Royal Caribbean Cruises e Ivano Russo, dirigente del Gabinetto del Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.

 

Seguirà una sessione su “Shipping e Big Data in the Era of Digitalization”, che tratterà del crescente uso della gestione di dati digitali e analisi delle prestazioni a distanza, con particolare riferimento alla sicurezza informatica e alla proprietà dei dati nello shipping. Presieduta dall’esperto del settore Philippe Holthof e dal presidente di ATENA-Associazione Italiana di Tecnica Navale Alberto Moroso, vedrà gli interventi di Carmelo Cartalemi, Senior Engine Portfolio Manager di Winterthur Gas & Diesel, Mikael Sandberg,  Wärtsilä Digitalization Team Member e, tra i panelist: il CEO LGR di NavigazioneLeonardo Rondinella, il CEO di Perseveranza SpA di Navigazione Umberto D’Amato;Marcel van Haaren, Senior Sales Manager di Alfa Laval Exhaust Gas Cleaning; Luigi Abbruzzese, Innovation Manager IEMLab Alessandro Pescetto, Sector Manager Marine Software Solutions and Ship Performance Monitoring di Rina SpA.

 

I lavori della mattinata termineranno con la sessione “Looking to the Future”, presieduta dal presidente del Gruppo Giovani Armatori di Confitarma Andrea Garolladi Bard. Alla discussione sulle prospettive dello shipping e le sfide nel futuro per le nuove generazioni di armatori parteciperanno: il decano degli armatori italiani Peppino D’Amato, presidente diPerseveranza SpA di Navigazione; Giacomo Gavarone, commercial manager di Rimorchiatori Riuniti S.p.A; Lorenzo Matacena di Caronte & Tourist; Yannis Triphillis.

 

I lavori si concluderanno nel pomeriggio di mercoledì con una mock mediation e una mock arbitration, ovvero la simulazione di una mediazione e di un arbitrato marittimo, con un collegio arbitrale d’eccezione di cui faranno parte il presidente della LMAA-London Maritime Arbitrators’ Association Clive Aston e il suo past president Christopher Moss e il noto solicitor londinese Peter Jago, partner MFB,  mentre il ruolo di mediator sarà interpretato da Jonathan Lux, mediatore di Stone Chambers. Le parti saranno interpretate da Leonardo Rondinella, CEO di LGR di Navigazione e Yannis Triphillis, membro del comitato esecutivo Hellenic Chamber of Shipping Lawyers e saranno assisitite dagli avvocati David Pitlarge di Hill Dickinson LLP e dall’ avvocato Francesco LauroStudio Legale Lauro.

 

Link: http://www.informatorenavale.it/news/partita-a-napoli-la-settima-edizione-di-shipping-and-the-law-dai-vantaggi-e-i-rischi-dei-big-data-al-futuro-del-petrolio/

 

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MARINA MILITARE:LA FREGATA CARLO MARGOTTINI A NAPOLI IN OCCASIONE DELLA VII EDIZIONE DI SHIPPING AND THE LAW

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(L’Informatore Navale – Napoli, 21 ottobre 2016) – Da domenica 23 a giovedì 27 ottobre la fregata Carlo Margottini della Marina Militare sosterà al molo Angioino del porto di Napoli, in occasione della VII edizione di “Shipping and the Law”.

Un appuntamento internazionale che si svolgerà presso il complesso di Suor Orsola di Benincasa e che riunisce i vertici mondiali del settore marittimo per confrontarsi sul futuro dello shipping. Quest’anno la sessione di apertura del 25 ottobreospiterà l’intervento del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, che illustrerà “il ruolo della Marina Militare in uno scenario internazionale”.

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La fregata Margottini, flag-ship dell’Operazione Mare Sicuro fino al prossimo 4 novembre, è frutto del programma di cooperazione internazionale Italo-Francese FREMM (Fregate Europee Multi Missione), insieme alle navi della stessa classe Bergamini, Fasan, Carabiniere e Alpino. Le FREMM sono navi moderne ed economiche in grado di operare in contesti multinazionali per l’assolvimento di operazioni antiterrorismo, di sorveglianza e interdizione dei traffici illeciti, di controllo dell’immigrazione clandestina, assistenza umanitaria e di soccorso in caso di calamità naturali.

In occasione della sosta, l’Unità sarà aperta al pubblico per le visite a bordo nei seguenti orari:

  • Domenica 23  dalle ore 14.30 alle ore 18.30;

  • Lunedì 24       dalle ore 09:00 alle ore 12:00;

  • Martedì 25     dalle ore 16.00 alle ore 18.30;

  • Mercoledì 26   dalle ore 09.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30.

L’Accesso alla zona di attracco della Nave sarà consentito esclusivamente a piedi.

Link: http://www.informatorenavale.it/news/marina-militarela-fregata-carlo-margottini-a-napoli-in-occasione-della-vii-edizione-di-shipping-and-the-law/

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L’Informatore Navale – Industria marittima, aperta a Napoli la VI edizione del convegno internazionale Shipping and tha Law

INDUSTRIA MARITTIMA: APERTA A NAPOLI LA VI EDIZIONE DEL CONVEGNO INTERNAZIONALE SHIPPING AND THE LAW

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Oggi si è discusso di finanza, questioni giuridiche e Innovazione.
Domani confronto con Grimaldi, D’Alimonte, Ranieri e armatori provenienti da tutto il mondo su emergenza migratoria, ambiente e scenari mondiali

Napoli, 15 ottobre 2015 – Si è aperta oggi, giovedì 15 ottobre, la prima giornata dei lavori di Shipping and the Law in the recent and current markets, la conferenza organizzata dallo Studio legale Lauro con il patrocinio di Confitarma che riunisce ogni anno a Napoli alcuni tra i massimi esponenti dell’industria armatoriale, della cantieristica, della finanza, del mondo assicurativo e bancario, oltre a giuristi specializzati nel diritto marittimo provenienti da tutto il mondo.

I lavori di quest’anno si sono aperti stamani presso il Pio Monte della Misericordia: dopo il saluto dell’assessore alle attività produttive della Campania  Amedeo Lepore e l’introduzione di Francesco S. Lauro, avvocato marittimista ideatore dell’evento, la mattinata ha visto gli interventi di Efthimios Mitropoulos, segretario generale emerito dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) sui recenti sviluppi dello shipping internazionale e di Mans Jacobsson, precedente direttore del fondo internazionale per i risarcimenti da inquinamento petrolifero, sui trattati internazionali e l’uniformità del diritto marittimo.
La conferenza è poi proseguita con la prima sessione “Follow the Money” dedicata alla finanza delle imprese armatoriali, presieduta da Diego Pacella (direttore finanziario di Grimaldi Group) nella quale si è sviluppato un vivace dibattito sul ruolo degli investitori di private equity nelle operazioni di ristrutturazione delle compagnie del settore provate dalla lunga crisi. Dopo la relazione introduttiva di Fabrizio Vettosi(VSL SpA) sono intervenuti, tra gli armatori: Angelo D’Amato (Perseveranza),Giuseppe Rizzo (RBD Armatori SpA) e George Tsavliris (Tsavliris Salvage Group); tra i banchieri: Gaudenzio Bonaldi-Gregori (PillarstonItal, KKR), Guido Lorenzi(HIG Whitehorse), Francesco Moneta (Lazard), Nino Mowinkel (Breakwater Capital), Philip Van Aerssen (ABN AMRO). Alle critiche del mondo armatoriale per l’eccessiva aggressività dei fondi gli esponenti del settore finanziario hanno illustrato talune strategie innovative finalizzate ad instaurare collaborazioni di lungo termine, non soltanto con investimenti nel capitale di rischio ma anche attraverso forme innovative di private debt. “Occorre progettare delle strutture giuridico-finanziarie – ha dichiarato Francesco S. Lauro nel suo intervento “A Shipping White Knight Fund” –che possano apportare new equity in soccorso di quelle aziende che, pur essendo strutturalmente sane, soffrono la crisi indotta dal credit crunch e da un mercato troppo a lungo depresso“.

La seconda sessione “Shipping and the Law”presieduta del giudice internazionale britannico Sir Bernard Eder e da Francesco S. Lauro e incentrata sulle tematiche giuridiche, ha visto gli interventi di rappresentanti di alcuni dei maggiori studi internazionali del settore, Ince & Co., Hill Dickinson, Watson Fairley e dirigenti degli uffici legali di grandi armatori, Luca Forgione (Scorpio) e assicuratori marittimi, Per-Age Nygard (Norwegian Hull Club).

A chiusura dei lavori della prima giornata una sessione di dibattiti dedicata ai temi dell’innovazione tecnologica, l’efficienza energetica e le normative in tema di ambiente e sicurezza: “Innovation, Innovation, Innovation”, presieduta da Michele Francioni (COO di Rina Services SpA) e Alberto Moroso (presidente di Atena, Associazione Italiana di Tecnica Navale), che ha visto la partecipazione di esponenti dei maggiori gruppi internazionali che operano nel settore, come Guido Ceccherelli (Ecospray Technologies srl), Volkmar Galke (Wartsila – Winterthur Gas & Diesel) e Søren Andersen (MAN Diesel), che si sono confrontati con rappresentanti del mondo armatoriale come Lorenzo Matacena (Caronte e Tourist SpA), Yavuz Kalkavan (armatore e proprietario dei cantieri Besiktas), Umberto D’Amato(Perseveranza), Roberto Martinoli (CEO di Grandi Navi Veloci SpA), Dario Bocchetti (responsabile risparmio energetico Grimaldi Group) e Leonardo Rondinella (CEO di LGR di Navigazione SpA).

DOMANI 16 OTTOBRE, SECONDA E ULTIMA GIORNATA DI LAVORIDopo questa prima giornata i lavori di Shipping and the Law raggiungeranno il loro culmine nella mattinata di domani, venerdì 16 ottobre, quando interverranno, tra gli altri, il presidente di Confitarma Emanuele Grimaldi, il presidente degli armatori europei Thomas Rehder, il vicepresidente della Camera Internazionale dello Shipping (ICS) e già presidente degli armatori greci ed europei John C. Lyras, l’attuale presidente degli armatori di Singapore e vicepresidente ICS Esben Poulsson.

Accanto a questi interventi e quelli di altri esponenti di spicco del mondo armatoriale e marittimo internazionale, il programma della mattinata di venerdì vedrà anche la relazione del politologo Roberto D’Alimonte dal titolo The European Union: to be or not to be e l’intervento introduttivo di un fine esperto di politica estera come Umberto Ranieri“Questa varietà di interventi afferma l’avvocato marittimista Francesco S. Lauro, organizzatore della conferenza – è dovuta al fatto che la sesta edizione di Shipping and the Law affronterà, con un approccio ancora più aperto del solito, l’intreccio tra le tematiche del settore marittimo e grandi temi d’attualità come l’emergenza migratoria, i conflitti in Medio Oriente e in Africa, il mancato decollo di un ruolo politico unitario dell’Unione Europea, le fluttuazioni del prezzo del petrolio, le nuove norme a difesa dell’ambiente, il rallentamento dell’economia cinese. Mi aspetto a tal riguardo che la conferenza fornirà una dimostrazione che anche oggi, come già in passato, gli esponenti di spicco e più lungimiranti dell’industria marittima, abituata da sempre ad adattarsi a situazioni e condizioni sempre mutevoli e fluttuanti, avvertono l’esigenza di guardare avanti e di fare con responsabilità la propria parte per contribuire a disegnare scenari sostenibili e di progresso per il futuro”.

LA LOCATION
Shipping and the Law si caratterizza anche per la scelta di voler valorizzare ogni anno presso un pubblico proveniente da ogni parte del mondo una diversa location partenopea che sia unica e suggestiva dal punto del valore artistico, storico o paesaggistico.qqqua
I lavori della conferenza di quest’anno si svolgeranno nella straordinaria sede monumentale della cappella ottagonale del Pio Monte della Misericordia, un gioiello del primo Seicento napoletano in cui è custodito uno dei maggiori capolavori di Michelangelo Merisi da Caravaggio, “Le Sette Opere di Misericordia”. La mattinata di Venerdì 16, che sarà in parte dedicata all’emergenza migratoria attraverso il Mediterraneo, sarà aperta dal famoso storico dell’arte, prof. John T. Spike, con una lectio dal titolo “Caravaggio and the Seven Acts of Mercy”, che si ricollegherà all’ospitalità dei fuggitivi.

Link: http://www.informatorenavale.it/news/industria-marittima-aperta-a-napoli-la-vi-edizione-del-convegno-internazionale-shipping-and-the-law/

Informatore Navale – Napoli: Shipping and the Law, ultimi giorni per iscriversi

Napoli: Shipping and the Law,ultimi giorni per iscriversi

lauro francesco saverioNapoli, 30 settembre 2014 – Il 7 e l’8 ottobre a Napoli V edizione della conferenza internazionale “Shipping and the Law”, che rappresenta da cinque anni l’evento italiano ed internazionale in occasione del quale alcuni tra i maggiori attori del mondo dello shipping, della finanza e di altre attività legate all’industria marittima si incontrano per confrontarsi sui temi più importanti del settore. La quinta edizione dell’ormai tradizionale appuntamento voluto e organizzato da Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista già presidente dell’Autorità Portuale di Napoli, si svolgerà quest’anno nei giorni 7 ed 8 ottobre nella città partenopea attorno alla quale è concentrato più della metà dell’armamento italiano.
L’incontro vedrà anche quest’anno come relatori, panelist e delegati alcuni tra i massimi esponenti dell’industria armatoriale, della cantieristica, della finanza, del mondo assicurativo e bancario, oltre ad avvocati, giuristi e arbitri internazionali marittimi provenienti da tutto il mondo.I LAVORIShipping and the Law in the Recent and Current Markets – 2014 7 ottobre ore 16-19 Workshop ‘Eco-ships: Investing in Technologies’ (Palazzo du Mesnil, Via Partenope 10/A – Napoli)Quest’anno l’abituale conferenza che si terrà mercoledì 8 ottobre sarà preceduta ed ampliata da un premiere workshop intitolato “Eco-ships: Investing in Technologies”, previsto per il pomeriggio del giorno 7 ottobre e organizzato grazie al supporto di Wartsila. L’iniziativa, che prevede un dress code informale, è organizzata assieme al Gruppo Giovani Armatori di Confitarma e ad ATENA Associazione italiana di Tecnica Navale, i cui presidenti Andrea Garolla di Bard ed Alberto Moroso modereranno il dibattito.
Previsti gli interventi di: Apostolos Poulovassilis, Umberto D’Amato, Fabio Di Felice, Dario Bocchetti, Volkmar Galke e Guido Ceccherelli.
A seguire un panel moderato da Ugo Salerno, dal titolo “Why investing in eco-ships?” in cui interverranno Emanuele Lauro, Lorenzo Matacena, Valeria Novella, Jeffrey Pribor (il numero uno della merchant bank Jefferies) e vari giovani armatori di Confitarma.

8 ottobre ore 9-18 Conferenza ‘Shipping and the Law in the recent and current markets’ al (Complesso Monumentale Santa Maria Donnaregina, Via Luigi Settembrini, 80 – Napoli)

La conferenza che si svolgerà nell’intera giornata di mercoledì 8 ottobre prevede quattro sessioni.
Durante la sessione di apertura Emanuele Grimaldi, John C. Lyras, Vincenzo Petrone, Jeffrey Pribor, Ugo Salerno e John Wiik discuteranno di “Global Challenges and Strategic Decisions in the Current Shipping Markets” in un panel che sarà moderato da Francesco S. Lauro e Richard Fulford-Smith, con le conclusioni a cura di Peppino D’Amato. La sessione, a cui è invitato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, è realizzata con in contributo di Caronte & Tourist SpA e si concluderà con temi geopolitici: “Geo-political outlook”, una relazione a cura del gen. Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato maggiore della Difesa, e l’intervento di Marco del Panta, del Ministero degli Affari Esteri, che descriverà lo stato dell’arte della missione “Mare Nostrum”.
Nella seconda sessione “Follow the Money”, presieduta da Diego Pacella e Jeffrey Pribor, si parlerà di finanza: armatori, banchieri ed esperti finanziari si confronteranno in particolare sul ruolo del private equity nell’industria dello shipping, ma anche su altri temi come l’accesso al credito e la ristrutturazione delle imprese in sofferenza. Tra le banche presenti, oltre al gruppo Intesa – rappresentato da Maurizio Barracco, presidente del Banco di Napoli – vi saranno, tra le altre: Mediobanca, ING, Credit Suisse e Citi Bank. Il fronte della finanza vedrà gli interventi di: Rory Hussey, Christoforos Dimakis, Guido Musso, Jeffrey Drake, Maria Teresa Iardella, Fabrizio Vettosi, Francesco Fuselli e Arturo Capasso; quello degli armatori di: Maria Karnessi, Angelo D’Amato, Mario Mattioli e del past-president di Confitarma Nicola Coccia. Al termine la relazione “Shipping finance is not immune to EU competition law”, a cura di Mark Clough, avvocato esperto in materia di concorrenza.
Dopo il lunch nel meraviglioso edificio gotico di Donnaregina Vecchia, offerto da Ecospray Technologies e Caronte & Tourist Spa, la terza sessione (“Managing the Risks Through Today’s Turbulent Markets”), presieduta da Mauro Iguera e da Federico Deodato, sarà introdotta da una relazione di Mans Jacobsson (già direttore degli Oil Pollution Compensation Funds) sul caso “Prestige”. Assicuratori, armatori, broker, legali ed esperti di gestione delle crisi esamineranno i trend dei mercati assicurativi e riassicurativi e quelli delle sanzioni internazionali, dell’inquinamento e della gestione della crisi. Previsti gli interventi di: John Wiik (CEO del Norwegian Hull Club), Christopher Brown, Maurizio Dardani, Patrizia Kern-Ferretti, Mike Salthouse, Shawn Winter. Parteciperanno alla tavola rotonda: Angelo Ansaldo, James Bean, Michele Bottiglieri, Rocco Bozzelli, Maurizio d’Amico, Vittorio Damonte, Richard Jenssen, Lorenzo Matacena, Alessandro Morelli, Marco Poliseno, Gerasimos Strintzis, Alexander Tsavliris.
La sessione conclusiva (“Build, Buy, Charter”), presieduta da Clive Aston, presidente degli arbitri marittimi londinesi, e dall’armatrice Mariella Bottiglieri, sarà introdotta da una presentazione a cura di Giorgio Berlingieri, vice presidente del Comité Maritime International e avrà come tema i contratti di utilizzazione, costruzione e riparazione navale, sia dal punto di vista legale che commerciale. Dopo interventi di: David McInnes, Christian Mollitor, David Pitlarge ed Ernersto Ardia per lo Studio Lauro, discuteranno dell’argomento: Olof Berndtsson, Giuseppe Bottiglieri, Carlo Cameli, Giovanni Cimmino, Giacomo Gavarone, Marie Kelly, Andrea Mastellone, Valeria Novella, Brian Robertson e Yannis Triphyllis.
La cena di gala, realizzata con il supporto di CR Marine&Aviation e Smit, si svolgerà nell’edificio settecentesco del Teatro San Carlo, presso l’antico Circolo dell’Unione, prospiciente i giardini del Palazzo Reale di Napoli.
LOCATION
I siti scelti per la conferenza di quest’anno sono il complesso monumentale gotico-rinascimentale e barocco di Santa Maria di Donnaregina, nel cuore del centro storico di Napoli e il Palazzo du Mesnil, uno edificio in stile neoclassico con vista sulla baia, che si trova sul lungomare di via Partenope.

L’organizzatore – Studio Legale Lauro – costituito a Napoli nel 1993, si distingue per la versatilità nell’offrire una accurata consulenza ed assistenza legale nel settore del diritto della navigazione, del diritto commerciale e del diritto internazionale privato.
Le professionalità dello Studio Lauro assicurano competenze specialistiche in diritto della navigazione e dei trasporti, commerciale e societario,industriale, fallimentare, bancario, assicurativo. E ciò per quanto attiene al contenzioso, dinanzi alle autorità giudiziarie ed a collegi arbitrali, che nella consulenza aziendale con particolare riferimento alla contrattualistica nazionale ed internazionale.
Lo Studio Lauro, inoltre, ha maturato significative esperienze, per aver seguito per alcuni tra i maggiori gruppi armatoriali, bancari e finanziari italiani ed esteri processi di acquisizione e fusione, accordi di partenariato e joint-ventures e per aver loro prestato consulenza ed assistenza in operazioni di finanziamento sul mercato domestico ed internazionale.
Lo studio è il referente e corrispondente legale di numerosi primari studi legali in Italia e nel mondo (Londra, New York, Parigi, Oslo, Atene, Shanghai, ecc.). Esso lavora abitualmente per numerosi Armatori, P&I Clubs, assicuratori, noleggiatori ed operatori italiani e stranieri.

L’Informatore Navale ringrazia per la collaborazione Ship2Shore per i dati forniti.

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