FOTO ZOOM – Tutela ambiente e nuovi cantieri Napoli e Civitavecchia chiudono Shipping and the Law 2019

Il nuovo pontile per il collegamento tra Roma e Barcellona e la biglietteria provvisoria al molo Beverello a Napoli. Piccoli interventi che però danno il via a opere infrastrutturali importanti nei porti del centro-sud Italia e che sono stati annunciati ieri nel corso della seconda giornata di Shipping and the Law, il convegno internazionale sul trasporto marittimo che si tiene a Napoli, che ieri si è occupato di infrastrutture portuali ma anche delle nuove sfide nel settore legale dello shipping, dalle navi senza equipaggio, alla Brexit, alla gestione dei rifiuti pericolosi prodotti dal settore.

 

Il primo progetto a partire è quello del rifacimento del Molo Beverello a Napoli che partirà con la costruzione di una struttura provvisoria che sarà utilizzata nella fase di costruzione della stazione marittima, per poter poi procedere alla demolizione le biglietterie attuali e partire con la realizzazione del nuovo terminal, che sarà una moderna struttura di 2.400 mq coperti, nella quale saranno presenti le attività al servizio dei passeggeri: dall’accoglienza per imbarco-sbarco, alle biglietterie, dalla sosta al ristoro ed all’informazione, per un investimento di 18 milioni di euro. “Sono in corso – spiega Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema del Tirreno Centrale – le attività propedeutiche all’avvio del cantiere: stiamo avendo anche una interlocuzione con gli operatori e con le compagnie che lavorano al Beverello, per condividere le decisioni. Nel mese di ottobre apriamo il cantiere di costruzione delle biglietterie provvisorie e così potremo liberare la stazione marittima attuale per la demolizione e l’inizio del nuovo edificio”. Spirito ha anche sottolineato le difficoltà per i manager dei porti di stare al passo con un mondo, come quello del commercio marittimo, che cambia molto rapidamente: “Nonostante la crisi e l’opinione degli esperti – ha detto – la dimensione delle flotte sia nel settore commerciale che in quello dei passeggeri sta crescendo. Questo vuol dire che le infrastrutture portuali devono adattarsi alle nuove flotte, un impegno molto difficile perché le procedure amministrative in Italia non  sono al passo con i tempi per le sfide che dobbiamo affrontare”. Anche sui finanziamenti per i progetti infrastrutturali, Spirito ha sottolineato che in futuro “i privati dovranno sempre di più essere coinvolti negli investimenti dei porti. Al settore pubblico deve rimanere il finanziamento di quegli investimenti che non portano profitti, per gli altri ci deve esse un ruolo crescente degli operatori privati”.

 

Nel sistema portuale di Roma, invece, sta per partire la costruzione del nuovo pontile a Civitavecchia che sarà dedicato al collegamento con Barcellona, un progetto gemello con la città catalana, che ne realizza uno a sua volta. “E’ un lavoro da otto milioni di euro – spiega Francesco Di Majo, presidente dell’Autorità di Sistema del Tirreno Centro-settentrionale – finanziato in parte dall’Unione Europea e che è stato presentato insieme a Barcellona. I lavori cominceranno la settimana prossima. Il progetto di sviluppo più grosso è però quello del porto commerciale di Fiumicino, che prevede nel complesso un investimento da 500 milioni di euro. Per ora abbiamo un finanziamento dalla Bei da 100 milioni per Fiumicino e cominciamo con il primo piccolo pezzo, la costruzione della darsena pescherecci che permetterà loro di non attraccare più nel porto canale, nell’area della nuova darsena verranno delocalizzati anche alcuni cantieri navali che sono in città. Siamo su questo alla progettazione esecutiva e per il 2021 parte la gara d’appalto”. Di Majo ha sottolineato anche che il porto di Civitavecchia ha avuto dall’Ue l’ok e i fondi sul progetto da 4 milioni di euro per ultimo miglio di connessione su ferro che aiuterà la logistica del porto commerciale.

 

Anche nel’ultima giornata il tema dell’ambiente è stato al centro della discussione a Shipping and the Law, una sfida che anche i giovani armatori raccolgono, chiedendo però un impegno da parte di tutti i soggetti: “Siamo già – spiega Giovanni Gavarone, presidente del settore giovani di Confitarma – il vettore più green al mondo ma abbiamo un impegno sempre maggiore come dimostra il taglio delle emissioni di zolfo che entra in vigore a gennaio. Gli armatori investono ma non possiamo continuare senza infrastrutture. Penso al Gas Naturale Liquefatto, che in Italia non ha ancora un punto di rifornimento. So che non è facile perle autorità allestirlo ma ad esempio a Barcellona lo stanno facendo. Non si può pretendere che facciano tutto gli armatori che stanno già investendo nonostante la crisi: ricordo che montare uno scrubber, che abbatte le emissioni delle navi, costa un milione e mezzo di euro eppure gli armatori lo stanno facendo dimostrando che sono pronti a ogni sforzo ma non possono pagare il biglietto da soli. Oggi nelle compagnie ci sono anche i fondi di investimento, che vogliono utili, si può spiegare loro che dalla lotta al cambiamento climatico non arriveranno di certo guadagni, ma diventa difficile prospettare un bagno di sangue finanziario”. Come da tradizione Shipping and the Law si è concluso con l’analisi del momento del commercio marittimo dal punto di vista legale, in un paese come l’Italia in cui, ha sottolineato Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista e organizzatore della manifestazione: ” Bisogna assolutamente intervenire per sbloccare la ratifica di convenzioni internazionali rispetto a cui l’Italia ha partecipato alla redazione, ha poi aderito ma ha “dimenticato” di completarne la ratifica. Per esempio è inconcepibile il mancato deposito dello strumento di ratifica della Convenzione di Londra sulla Limitazione della Responsabilità per i Crediti Marittimi, un atto che il mondo marittimo attende da anni e che  2012, con l’introduzione in Italia della normativa sulla assicurazione degli armatori per i crediti marittimi che presuppone la ratifica della Convenzione, lascia gli armatori italiani in una posizione di grande incertezza e inferiorità rispetto a quelli degli altri paesi. La mancata ratifica non dipende a mio avviso da una volontà politica in questo senso ma semplicemente da dimenticanze, lentezze, insomma dalla solita negligenza. E’ un ritardo masochista che danneggia gravemente il Paese la sua industria marittima su cui occorre che l’attuale governo agisca immediatamente”

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A Shipping and the Law gli armatori accettano la sfida della green economy

 

“Stiamo entrando nella quarta rivoluzione industriale che è diversa dalle precedenti perché si basa anche sulla comunicazione e connettività oltre che sulla tecnologia. Sono tante le sfide che ci attendono  a partire dall’enorme cambiamento delle regole sulle emissioni a partire da gennaio che ci porta sulla strada verso il 2050, quando il settore del commercio marittimo si è impegnato a dimezzare le proprie emissioni di Co2”. Questo lo scenario descritto da Esben Poulsson, presidente dell’International Chamber of Shipping, l’associazione mondiale degli armatori, in apertura della decima edizione di Shipping and the Law, che anche quest’anno ha raccolto a Napoli, al Maschio Angioino, il gotha del settore marittimo globale.

 

Poulsson ha anche sottolineato la scelta indicata dall’Onu di istituire delle grandi aree marine protette negli oceani e che “le sfide sull’ambiente – ha detto – coinvolgono non solo gli armatori, ma anche i porti e dobbiamo chiederci cosa fare dal punto di vista infrastrutturale. Se vogliamo arrivare pronti alla deadline del 2050 non abbiamo tempo da perdere”.

Il tema dell’ambiente è centrale nell’edizione 2019 di Shipping and the Law, come evidenzia Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista e organizzatore dell’evento: “Il mondo dello shipping – spiega – ha tre orizzonti: da gennaio 2020 c’è l’abbattimento delle emissioni di zolfo, al 2030 bisogna guardare ai cambiamenti dello scenario economico mondiale che ci illustra qui a Napoli Hamish McRae, futurologo e professore a Oxford,  mentre nel 2050 c’è l’obiettivo di dimezzare le emissioni del comparto. Su questo lavoriamo al nostro forum  di Napoli per sviluppare soluzioni, sapendo che non tutte le idee coincidono ma che da questo dibattito nascono elementi di novità per la capacità dell’industria marittima di affrontare le sfide. L’ambiente è oggi un tema centrale per questo abbiamo mostrato qui a Shipping anche l’intero discorso di Greta”.

Una sfida subito raccolta dall’armatore Emauele Grimaldi che ha annunciato la produzione di nuove navi che rispetteranno le città portuali, spegnendo i motori quando sono attraccate e dicendo stop alle colonne di fumo che si alzano dalle navi in porto: “Abbiamo ordinato – spiega l’armatore – 12 nuove navi e 5 car carrier. Le car carrier sono le più efficienti mai costruite,  possono portare 7-8000 auto e consumano quando le navi che anni fa ne portavano 1500, quindi sono molto più grandi e 4-5 volte più efficienti di quelle di un tempo. I traghetti in produzione  sono invece tra i primi ibridi al mondo, con una potenza di batterie molto alta che gli permette di stare importo con emissione zero con degli shaft, degli alberi di trasmissione, che sono sul motore principale e prelevano i picchi di potenza che ricarica le batterie. Quando arriva in porto, quindi, la nave può spegnere completamente i motori e avere tutta l’elettricità necessaria dalle batterie, che peraltro si ricaricano anche quando la nave è ferma grazie ai pannelli solari. Su questo novità avremo presto alcune delle navi più avanzate al mondo ed è un orgoglio napoletano”.

Sfide forti arrivano anche sulla sicurezza, come ha sottolineato Claes Berglund, presidente eletto dell’Associazione degli armatori Europei: “Veniamo da un’estate in cui molte navi commerciali – ha detto – hanno subito attacchi e sono state fermate o deviate dai governi di alcuni Paesi per questioni politiche. Queste azioni non possono essere tollerate e le istituzioni europee devono essere in prima linea per proteggere le navi”. La pressione globale per la lotta ai cambiamenti climatici ha coinvolto anche il settore marittimo italiano che ha quindi raccolto la sfida, anche con i rischi connessi, come ha spiegato Mario Mattioli, presidente di Confitarma:  “Utilizzare carburanti – ha detto – che hanno una percentuale di zolfo dello 0,5% rispetto al limite precedente del 3,5% significa una riduzione della componente solforosa dell’85%. Caleranno le emissioni ma gli armatori dovranno usare anche carburanti più costosi e non ancora del tutto testati, un minimo di preoccupazione c’è nel settore. Anche per questo molti armatori guardando al Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) per la propulsione a gas che ha meno emissioni dannose. Ma si stanno sviluppando anche navi a batteria, che si caricano durante il viaggio e quando entrano nei porti hanno zero emissioni, usando l’elettricità accumulata. L’impegno c’è, anche se ricordo sempre che ogni tonnellata di merce trasportata via mare emette molto meno che se fosse trasportata via aereo, ferrovia o su gomma”.

Shipping anche the Law proseguirà domani al Maschio Angiono con la seconda giornata dedicata a “The Shock of the New: Maritime InfrastructureFit for the Future”: che si aprirà con una riflessione sul futuro delle infrastrutture portuali, con interventi di Francesco di Majo, presidente dell’Autorità di Sistema del Tirreno centro-settentrionale, di Pietro Spirito, presidente dell’Autorità del Tirreno Centrale e di Umberto Masucci, presidente della F2i Holding Portuale.

La sessione finale, “The Shock of the New, Legal Responses: AI, Future Fuels, Brexit and Others” esaminerà le evoluzioni legali del settore ma anche i problemi connessi alla svolta imminente del Sulphur Cap, il limite alle emissioni di zolfo varate dall’International Maritime Organization e che le navi dovranno rispettare da gennaio 2020. L’argomento sarà introdotto da un keynote speech del prof. Mans Jacobsson, storico direttore degli International Oil PollutionCompensation (IOPC) Funds, che tratterà il tema delle sfide legali poste dalle navi senza equipaggi.  La tavola rotonda, presieduta da Clive Aston, pastpresident dell’associazione degli arbitri londinesi LMAA e da Jonathan Lux, mediatore, arbitro e barrister, vedrà i contributi di James Leabeater QC,barrister di 4 Pump Court, che introdurrà l’argomento legato alle sfide legali derivanti dalla Brexit e di Tiejha Smyth, deputy director (FD&D) di North of England P&I Association, che affronterà il tema delle nuove sfide derivanti dal nuovo Sulphur Cap, e gli interventi di: Giorgio Berlingieri, presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo; di Bruno Castellini, partner di Jones Day; di Mark Clough QC, dello Studio Legale Lauro; di David McInnes, partner di BDM Law; di Robert Mayer di SMIT e di David Pitlarge, partner di Hill Dickinson LLP.

Link: https://www.napolimagazine.com/attualit%C3%A0/articolo/foto-zoom-a-shipping-and-the-law-gli-armatori-accettano-la-sfida-della-green-economy

INCONTRO – I vertici dello shipping mondiale a Napoli per Shipping and the Law

 

I vertici delle organizzazioni mondiali, europee ed italiane degli armatori si incontreranno domani 9 ottobre e dopodomani 10 ottobre a Napoli, presso la storica Sala dei Baroni del ‘Maschio Angioino’ per discutere degli scenari futuri dell’industria marittima.

 

Tra i numerosi partecipanti interverranno i vertici delle associazioni armatoriali: il presidente Esben Poulsson e il vicepresidente Emanuele Grimaldi della International Chamber of Shipping (ICS), l’assise mondiale degli armatori; il presidentelect della European Community ShipownersAssociations (ECSA) Claes Berglund, il tedesco Thomas Rehder e il già presidente degli armatori greci ed europeo John Lyras; il presidente di Confitarma Mario Mattioli e quello deigiovani armatori italiani Giacomo Gavarone.

 

“The Shock of the New” è infatti il titolo scelto per il decennale di Shipping and the Law da Francesco S. Lauro, avvocato marittimista e ideatore della manifestazione: “Le questioni di cui si discuterà in questa due giorni – sottolinea Lauro – sono numerose e di grande impatto. Dall’evoluzione degli equilibri e degli assetti politici alle nuove barriere protezionistiche che caratterizzano gli scenari internazionali. Dallo sviluppo sempre più rapido delle scienze e delle tecnologie alla introduzione di nuove normative volte a difendere l’ambiente, limitare le emissioni e lottare contro i cambiamenti climatici. Tutti si sentono in prima linea e a Napoli potranno scambiarsi idee, esperienze e soluzioni”.

 

I LAVORI DELLA CONFERENZA

 

Mercoledì 9 ottobre

 

I lavori si apriranno mercoledì 9 ottobre e, dopo l’introduzione di Francesco S. Lauro – “Innovating in a Time of Flux”, e i saluti istituzionali del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, seguirà una relazione di scenario a cura del vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali, già Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, che tratterà degli equilibri geopolitici internazionali “evoluzione o rivoluzione?”. Successivamente il presidente ICS Esben Poulsson entrerà nel dettaglio dello scenario tecnologico che ci aspetta con un intervento sulla quarta rivoluzione della propulsione (“The Shock of the New: The 4th PropulsionTevolution”). Lo sguardo sarà poi riportato sul settore prima in Europa con l’intervento di Clas Berglund, presidente eletto dell’associazione europea degli armatori, che terrà una relazione sul nuovo panorama politico globale e i suoi effetti sullo shipping e sui commerci (“New Global PoliticalLandscapeEffects on Shipping and Trade from an EU Perspective”), poi toccherà all’orizzonte italiano con l’intervento del presidente di Confitarma Mario Mattioli, che analizzerà lo shock del nuovo secondo le prospettive dell’associazione di categoria. Ma uno sguardo al futuro arriva in particolare dai giovani armatori, rappresentati da Giacomo Gavarone, il cui intervento chiuderà la prima sessione.

 

Nella sessione “The Shock of the New in Ship Finance” verranno analizzati invece gli aspetti finanziari con il rappresentante del Ministero degli Esteri, Global Head ItalianInfrastructure, Vincenzo Ercole Salazar Sarsfield, gli armatori Giuseppe Bottiglieri e Peppino D’Amato, il pastpresident di Confitarma Nicola Coccia e il CEO di Venice Shipping and Logistics Fabrizio Vettosi, in una tavola rotonda moderata dall’economista Arturo Capasso.

 

Il pomeriggio di mercoledì 9 l’analisi si amplierà e si cercherà di rispondere alla domanda: “WhatWill WeBe?”, su come saranno il mondo e lo shipping nel 2030 (e oltre). La sessione vedrà le relazioni introduttive del noto politologo prof. Roberto D’Alimonte, che tratterà le sfide che attendono nei prossimi anni le democrazie liberali, il futurologo della Oxford University Hamish McRae, che parlerà di come potrebbe essere l’economia mondiale nel 2030 e il chief commercial officer marine RINA Paolo Moretti, che descriverà quelle che si prevede essere le nuove tecnologie nel 2030 (“The Shock of the New: Shipping 4.0”).

 

Nella tavola rotonda interverranno: il presidente Esben Poulsson e il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidentelect dell’European Community ShipownersAssociations (ECSA) Claes Berglund (Stena), i pastpresident ECSA John Lyras e Thomas Rehder, il presidente di Confitarma Mario Mattioli e il capo del think tank dell’ex ministro del Petrolio dell’Arabia Saudita sceicco Yamani, Leonidas P. Drollas.

 

Interverranno anche: il managing director di The Standard Club UK James Bean; l’armatrice Mariella Bottiglieri; il presidente e CEO di PL Ferrari & Co. Federico Deodato; il CEO di CR Group Mauro Iguera; Lorenzo Matacena, member of board directors Caronte &TouristSpA e Leendert Muller, managing director MultrashipTowage&Salvage.

 

La sessione sarà moderata da Francesco S. Lauro e dal giornalista finance editor di LLoyd’s List David Osler.

 

Giovedì 10 ottobre

 

“The Shock of the New: Maritime InfrastructureFit for the Future”: la seconda giornata di lavori si aprirà con una riflessione sul futuro delle infrastrutture portuali, con interventi di Francesco di Majo, presidente dell’Autorità di Sistema del Tirreno centro-settentrionale, di Pietro Spirito, presidente dell’Autorità del Tirreno Centrale e di Umberto Masucci, presidente della F2i Holding Portuale.

 

La sessione finale, “The Shock of the New, Legal Responses: AI, Future Fuels, Brexit and Others” esaminerà le evoluzioni legali del settore ma anche i problemi connessi alla svolta imminente del Sulphur Cap, il limite alle emissioni di zolfo varate dall’International Maritime Organization e che le navi dovranno rispettare da gennaio 2020. L’argomento sarà introdotto da un keynote speech del prof. Mans Jacobsson, storico direttore degli International Oil PollutionCompensation (IOPC) Funds, che tratterà il tema delle sfide legali poste dalle navi senza equipaggi.  La tavola rotonda, presieduta da Clive Aston, pastpresident dell’associazione degli arbitri londinesi LMAA e da Jonathan Lux, mediatore, arbitro e barrister, vedrà i contributi di James Leabeater QC,barrister di 4 Pump Court, che introdurrà l’argomento legato alle sfide legali derivanti dalla Brexit e di Tiejha Smyth, deputy director (FD&D) di North of England P&I Association, che affronterà il tema delle nuove sfide derivanti dal nuovo Sulphur Cap, e gli interventi di: Giorgio Berlingieri, presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo; di Bruno Castellini, partner di Jones Day; di Mark Clough QC, dello Studio Legale Lauro; di David McInnes, partner di BDM Law; di Robert Mayer di SMIT e di David Pitlarge, partner di Hill Dickinson LLP.

 

Link: https://www.napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/incontro-i-vertici-dello-shipping-mondiale-a-napoli-per-shipping-and-the-law

INCONTRO – Armatori a Napoli per discutere dello “Shock del nuovo”, Shipping and the Law X edizione

 

Sarà “Lo shock del nuovo ” il tema al centro dell’edizione 2019 di Shipping and the Law, che si svolgerà al Maschio Angioino di Napoli il 9 e 10 ottobre. In un mondo come quello della logistica e del trasporto marittimo che sta affrontando enormi e continui cambiamenti, dal punto di vista tecnologico, normativo e di relazioni internazionali, gli imprenditori rifletteranno su come affrontare i mutamenti cogliendone a pieno le opportunità  di sviluppo.

 

Un tema forte per la decima edizione della due giorni di convegni che è ormai un appuntamento tradizionale e atteso da tutto il mondo armatoriale che ha in Napoli un punto di riferimento per confrontarsi e trarre nuovi spunti dalle buone pratiche che emergono ogni anno. L’evento, organizzato dallo Studio Legale Lauro, porterà quest’anno i relatori internazionali in un luogo simbolo di Napoli, il Maschio Angioino. Il 9 ottobre i dibattiti si svolgeranno nella storica Sala dei Baroni, mentre il 10 ottobre ci si sposterà nella Biblioteca della Società Napoletana di Storia Patria, sempre al castello.

 

Tra i numerosi armatori partecipanti interverranno i vertici delle associazioni armatoriali: il presidente Esben Poulsson e il vicepresidente Emanuele Grimaldi della International Chamber of Shipping (ICS); il president elect della European Community Shipowners Associations (ECSA) ed esponente del gruppo Stena Claes Berglund e i past president John Lyras e Thomas Rehder; il presidente di Confitarma Mario Mattioli e quello del Gruppo Giovani Armatori Giacomo Gavarone. Nell’ambito delle altre figure del comparto marittimo si attendono nuove autorevoli adesioni, che si andranno ad aggiungere a quelle degli ormai consueti relatori di Shipping and the Law, tra cui: Clive Aston, già presidente della London Maritime Arbitrators Association (LMAA); il presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Marittimo (AIDM) Giorgio Berlingieri; il capo del think tank dell’ex Ministro del Petrolio dell’Arabia Saudita Sheik Yamani, Leo Drollas; gli amministratori delegati di P.L. Ferrari Federico Deodato e di CR Group Mauro Iguera; il prof. Mans Jacobsson, storico direttore degli International Oil Pollution Compensation (IOPC) Funds che quest’anno parlerà delle sfide legali che saranno poste dalle navi senza equipaggio; il presidente dell’International Propellers Club italiano Umberto Masucci; il presidente dell’Associazione Italiana di Tecnica Navale (Atena) Alberto Moroso; l’amministratore delegato del RINA Ugo Salerno; il direttore generale di Venice Shipping and Logistics Fabrizio Vettosi.

 

A dare il via alle riflessioni saranno le relazioni di scenario del futurologo Hamish McRae, sul ruolo chiave dell’Europa nel futuro del nostro pianeta, e del vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali, il già Capo di Stato Maggiore della Difesa  Generale Vincenzo Camporini, che si intratterrà sugli equilibri internazionali geopolitici “evoluzione o rivoluzione?”; nel pomeriggio della stessa giornata i lavori vedranno poi un intervento del politologo Roberto D’Alimonte, che parlerà del futuro delle democrazie liberali nel contesto globale.

 

“Le sfide della marineria commerciale sono numerose e impegnative – spiega l’avvocato Francesco Saverio Lauro -e le affronteremo con autorevoli nomi da tutto il mondo, pronti a condividere esperienze e idee in un clima conviviale come quello creato in questi anni a Shipping and the Law, atteso dagli operatori per il gradevole clima conviviale, unito al senso di appartenenza a un club molto informale ma al tempo stesso esclusivo. Sono questi gli aspetti che caratterizzano, nel variegato panorama delle manifestazioni del settore, l’appuntamento di Shipping and the Law”.

 

Link: https://www.napolimagazine.com/attualit%C3%A0/articolo/incontro-armatori-a-napoli-per-discutere-dello-shock-del-nuovo-shipping-and-the-law-x-edizione

A NAPOLI – A Shipping and the Law la proposta del viceministro Rixi

 

A Shipping and the Law norme ambientali in primo piano

 

Rixi: “Penso a fiscalità agevolata per imprese

 

che dimostrano misure di sostenibilità”

 

Si chiude la IX edizione del convegno degli armatori a Napoli

 

L’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e delle sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi sono stati al centro della seconda e conclusiva giornata della IX edizione di Shipping and the Law a Napoli. Soprattutto le regole sulle emissioni chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte.

 

Nel dibattito un contributo significativo è venuto dal Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi: “Stante la delicatezza dell’obiettivo di tutela ambientale – ha affermato – sarebbe opportuno, ad esempio, pensare anche all’implementazione delle forme di fiscalità agevolata per quelle imprese che dimostrano di aver intrapreso precise ed effettive misure di sostenibilità. E’ questa una sfida ulteriore per le nostre infrastrutture ed il nostro armamento; non è pensabile conseguire uno sviluppo senza un’opera di implementazione e ammodernamento delle reti di trasporto e di tutti gli snodi del traffico e logistici; ed è allo stesso modo impensabile che il sistema infrastrutturale possa prescindere dalla sicurezza che non è soltanto fisica ma è pertanto anche ambientale e a beneficio di tutta la comunità”. E gli armatori confermano il loro impegno, come sottolineato da Emanuele Grimaldi, vicepresidente dell’International Chamber of Shipping: “L’Ics – ha detto – è fortemente impegnata nell’abbattere le emissioni delle navi contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Con l’Imo, l’organizzazione dell’Onu che si occupa del mare, ci siamo impegnati a ridurre del 50% le emissioni da qui al 2050. Ma in questo stesso periodo si prevede che i traffici marittimi raddoppieranno, quindi vuol dire che le emissioni dovranno essere solo il 25% di quelle attuali. Per farlo ci impegniamo in ricerca e sviluppo, mettendo sulle navi tutte le nuove soluzioni, dalle batterie alle pitture siciliconiche, e ancora le migliori eliche e i motori con le emissioni più basse. Ricordo però che il nostro settore non rappresenta un problema ma un’opportunità: le navi che viaggiano oggi sulle autostrade del mare hanno emissioni di Co2 che sono un quinto dei mezzi che trasportano merci sulle strade e metà dei mezzi su ferro. Il sistema marittimo è la soluzione del problema ma noi ci impegniamo per migliorare ancora”.

 

“Shipping and the Law – spiega Francesco Saverio Lauro – è ormai diventato un appuntamento atteso da tutto il mondo armatoriale ma anche dai decision maker come dimostra l’interesse per i nostri temi da parte del presidente della Camera Roberto Fico e del viceministro ai trasporti Rixi. Dal palco abbiamo ascoltato i problemi ma anche le proposte e lo spirito impreditoriale intatto degli armatori italiani e anche le proposte del governo per sostenere un settore che rischia di disperdere una parte delle proprie energie migliori. Proseguiremo il nostro impegno anche nel 2019, con la decima edizione del convegno, facendo scoprire agli ospiti internazionali un altro splendido sito storico di Napoli dopo la sede della Basilica di San Lorenzo Maggiore scelta per quest’anno”.

Link: https://www.napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/a-napoli-a-shipping-and-the-law-la-proposta-del-viceministro-rixi

FOTO SHOW – Shipping and the law, prima giornata a Napoli

 

Si  è aperta stamattina a Napoli presso il complesso di San Lorenzo Maggiore la prima giornata della IX edizione di Shipping and the Law, il convegno internazionale organizzato dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che riunisce ogni anno gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, e che quest’anno ha visto in apertura l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

 

Tra i partecipanti alla conferenza sul tema “The future is now” figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) PanosLaskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, capo economista del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o FredrickKenney, in rappresentanza dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONU, l’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour.

 

“Il presidente della Camera Roberto Fico mi ha tranquillizzato, assicurando la massima attenzione al comparto armatoriale, avendo ben compreso che lo shippingproduce ricchezza per il Paese e non aggravi ambientali come da qualche parte si afferma”, ha dichiarato il presidente di Confitarma Mario Mattioli al termine del colloquio che ha avuto con il presidente della Camera in occasione della prima giornata di Shipping and the Law. Fico ha incontrato il numero uno degli armatori italiani e l’organizzatore del convegno, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista. “Tutti sanno – ha spiegato Mattioli – che il trasporto marittimo è il meno inquinante per unità di merce trasportata, e comunque se la flotta mercantile italiana non sarà più in grado di competere sui mercati mondiali, di certo verrà soppiantata da altre marine, più competitive e potenzialmente più inquinanti”.

 

Proprio il futuro delle flotte, non soltanto italiane ma internazionali, è stato al centro della prima giornata di Shipping and the Law, in cui sono stati analizzati gli scenari del settore: “Le sfide sono moltissime – ha spiegato Lauro –  perché il futuro è adesso e oggi discutiamo gli enormi cambiamenti che si prospettano non solo sull’ambiente e le nuove normative ma soprattutto per una serie di fenomeni geopolitici che riguardano il protezionismo e una sospetta fine del multilateralismo, che possono cambiare scenario costringendo imprenditori e governi a fare scelte rischiose. Ma l’unica strada è fare queste scelte, che siano dettate dal coraggio e dalla ragione”.

 

Scelte che incidono su un settore chiave dell’economia, come ha ricordato il presidente della Camera Roberto Fico: “La Blue Economy – ha detto – è fondamentale ci sono sfide enormi da affrontare sul riciclo delle navi, sul fronte occupazionale, sul dumping salariale. E’ importante che se ne parli a Napoli, una città cardine dello shipping internazionale. Questo comparto deve essere al centro della vita economica del Sud, per questo voglio visitare a breve il porto di Napoli per verificare lo stati di avanzamento dei tanti progetti in campo”. Fico nel suo intervento in apertura di Shipping and the Law ha ricordato: “Il ruolo delle  imprese armatoriali – ha detto – va sempre più considerato come parte della intera filiera della blue economy cui anche l’Unione Europea sta dedicando un’attenzione crescente e che costituisce un importante volano di sviluppo. Ne sono testimonianza alcuni dati: le imprese dell’economia del mare sono cresciute negli ultimi cinque anni di circa l’8% a fronte di un calo dell’1% del numero totale di imprese. 10 imprese della blue economy su 100 sono guidate da giovani di età inferiore ai 35 anni, 20 su 100 sono a guida femminile e 6 su 100 a guida straniera, dati tutti superiori alla media nazionale”. La blue economy nel suo complesso rappresenta circa il 3% del Pil – l’1% il settore dello shipping in senso stretto – registrando negli ultimi anni una crescita doppia rispetto al resto dell’economia italiana e registra oltre 800.000 occupati, pari al 3,5% dell’occupazione complessiva nazionale”.

 

Link: https://www.napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/foto-show-shipping-and-the-law-prima-giornata-a-napoli

SHIPPING AND THE LAW – A Napoli al via lunedì 15 ottobre

 

“Il futuro è adesso”, armatori da tutto il mondo a confronto a Napoli

 

Il presidente della Camera Roberto Fico apre la IX edizione

 

Le sfide tecnologiche, l’ambiente, il neo protezionismo, l’impoverimento della flotta italiana ad opera del turbocapitalismo.

 

Torna Shipping and the Law

 

Shipping and the Law, IX edizione
Napoli, 15 e 16 ottobre 2018
Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore

 

“Il futuro è adesso”. E’ questo il tema su cui si confronteranno a Napoli il 15 e 16 ottobre gli armatori di tutto il mondo e i vertici delle associazioni internazionali della categoria, in occasione della nona edizione di “Shipping and the Law”, la due giorni di convegno organizzata dall’avvocato marittimista Francesco Saverio Lauro, che all’apertura vedrà anche l’intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico.

 

Tra i partecipanti alla conferenza figurano i vertici dell’industria marittima internazionale e italiana, come il presidente dell’Associazione Europea degli Armatori (Ecsa) Panos Laskaridis, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi,  il presidente emerito Ecsa e degli armatori greci John C. Lyras, il presidente di Confitarma Mario Mattioli ma anche esperti come Leo Drollas, direttore del think tank dell’ ex ministro del petrolio saudita sceicco Yamani o Fredrick Kenney, in rappresentanza della Organizzazione Marittima Internazionale dell’ ONU, l’amministratore Delegato del RINA Ugo Salerno e Lorenzo Matacena di Catour, che parlerà del suo nuovo traghetto alimentato a gas.

 

Al centro del dibattito di quest’anno l’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e le sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi, che chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte, e i vertici mondiali degli armatori faranno dunque il punto della situazione in questa occasione a Napoli.

Innanzitutto si discuterà circa la reperibilità di prodotti petroliferi che rientrino nei nuovi limiti stabiliti dell’Organizzazione Marittima Internazionale, che richiederanno combustibili che soddisfino le nuove stringenti regole, e dell’introduzione di innovazioni tecnologiche di avanguardia (batterie, propulsione a gas, cellule a idrogeno).  Ma si farà il punto anche sulle problematiche connesse al rapido farsi strada della digitalizzazione e a un ricorso all’automazione sempre più spinto, mentre nuove pressioni arrivano da più parti: dai cambiamenti radicali nella situazione geopolitica internazionale (in particolare dopo i provvedimenti del governo Trump), dalle guerre commerciali, dal neoprotezionismo e dal loro influsso sui traffici marittimi e sui futuri investimenti e, infine, dalla crisi del multilateralismo con le possibili ricadute sul WTO e sulle agenzie facenti capo all’ ONU.

Alcuni si chiedono se vi sia il pericolo che ciò possa creare un’inversione di tendenza per le norme su sicurezza e ambiente: sul fronte degli scenari economici globali certi segnali lasciano presumere che il boom economico attuale possa condurci ad una crisi ancora più rovinosa delle precedenti, mentre altri inducono a un maggiore ottimismo.

 

Durante la conferenza sarà esaminato anche il tema della scelta del “porto rifugio”, un luogo di rifugio per le navi in caso di incidenti potenzialmente catastrofici, ovvero un porto o una baia marittima circoscritta in cui condurre le petroliere che rischiano di affondare  per contenere la fuoriuscita di petrolio, scelta che in Italia è di competenza diretta della Protezione Civile, che al convegno vedrà l’intervento di un suo rappresentante. Il tema sarà analizzato da Mans Jacobsson, storico fondatore e direttore degli International Oil Pollution Compensation Funds, nella sua analisi dal titolo “Porto di rifugio, la prospettiva legale”, che darà il via a un panel moderato da Mauro Iguera al quale parteciperanno i rappresentanti dei maggiori assicuratori e soccorritori marittimi.

 

Ma il futuro dello shipping è anche nelle mani dei giovani armatori che raccoglieranno le sfide a Napoli e che nel corso di Shipping and the Law saranno rappresentati in un incontro con Giacomo Gavarone, presidente del Gruppo Giovani Armatori Confitarma.

 

Federico Deodato e Francesco Saverio Lauro modereranno poi un panel sul futuro dei temi normativi nel settore, con particolare riferimento all’arbitrato, alla mediazione ma anche alle nuove normative per regolare gli sviluppi tecnologici e le nuove sfide della concorrenza ma anche all’influsso dei nuovi nazionalismi e protezionismi sul diritto internazionale.

 

A Shipping and the Law si guarderà poi agli aspetti economici del trasporto marittimo con le soluzioni alla crisi finanziaria in un dibattito moderato dall’amministratore delegato di Venice Shipping and Logistics Fabrizio Vettosi, con esponenti del mondo creditizio che si confronteranno con armatori e con i vertici di importanti banche e fondi d’investimento.

 

In un’ottica italiana, che tuttavia si inserisce nel fenomeno globale del cosiddetto turbocapitalismo, spicca al centro del dibattito quale tema dolente la decimazione della flotta italiana, che ha recentemente perso oltre cento navi e molte migliaia di addetti diretti e dell’indotto, a causa della vendita di crediti in presunta sofferenza da parte delle maggiori banche italiane e straniere a fondi di investimento e operatori finanziari esteri: si tratta di un fenomeno che sta provocando un’irreparabile perdita di occupazione e di know-how all’interno del settore italiano. Per far sì che questo prezioso patrimonio non venga ulteriormente disperso è dunque imperativo che si rinvengano soluzioni urgenti in collaborazione tra le banche e i gruppi armatoriali italiani, attraverso provvedimenti legislativi e del governo.

 

Durante i lavori, infine, verrà ricordato il professor Francesco Berlingieri, leggendario giurista e presidente del Comitè Maritime International recentemente scomparso, che ha rappresentato per decenni l’Italia nelle trattative che hanno portato alla formazione e all’aggiornamento delle convenzioni internazionali tese ad uniformare il Diritto del Mare.

 

Tutte le informazioni su www.shippingandthelaw.org.

 

Link: https://www.napolimagazine.com/attualit%C3%A0/articolo/shipping-and-the-law-a-napoli-al-via-luned-15-ottobre

Convegno Shipping and the Law a Napoli si discute il futuro del commercio marittimo

Nuove regole sulle emissioni e innovazioni tecnologiche a bordo

 

A Napoli gli armatori discutono il futuro del commercio marittimo

 

Shipping and the Law IX edizione

 

Napoli, 15 e 16 ottobre 2018

 

Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore

 

La sfida per gli armatori con l’entrata in vigore delle nuove regolamentazioni ambientali IMO, le tecnologie e i combustibili che risponderanno più efficacemente alle nuove regole, la rapida implementazione dell’automazione, l’insorgenza di nuove barriere al movimento di persone e cose, l’ingresso dei fondi di investimento nello shipping. Sono questi alcuni dei temi che verrano analizzati a Napoli nel corso della IX edizione di Shipping and the Law, la due giorni di convegno organizzata dall’avvocato marittimista Francesco S. Lauro, in programma il 15 e 16 ottobre nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore.

 

“The Future is now” è il titolo dell’edizione 2018 che approfondirà le prospettive della navigazione commerciale a livello globale con protagonisti di primo piano del settore, tra cui il vicepresidente della International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente di Confitarma Mario Mattioli; John C. Lyras, già presidente della Union of GreekShipowners e dell’ECSA; il presidente dell’AIDM e vicepresidente CMI Giorgio Berlingieri; Leo Drollas, direttore e chiefeconomist del Center for Global Energy Studies fondato dallo Sceicco Yamani; MänsJacobsson, per oltre un ventennio direttore degli International OilPollutionCompensation(IOPC) Funds ed il presidente del gruppo Giovani Armatori Giacomo Gavarone.

 

“Il commercio marittimo cresce sempre di più – spiega Lauro – ma è anche alle prese con sfide sempre più difficili. La tecnologia fa enormi passi avanti ogni anno, a cominciare dalle navi senza equipaggio per arrivare ai nuovi motori per le grandi navi, che limitano le emissioni nocive. Ma gli scenari sono in continuo mutamento in un mondo in cui i commerci globali devono affrontare un certo ritorno della politica al protezionismo e i fondi di investimento aumentano sempre di più il oro peso nel settore armatoriale”.

 

La conferenza, uno tra i pochi eventi internazionali che registra  il sostegno dell’Internartional Chamber of Shipping, sarà patrocinata, tra gli altri, dalla Regione Campania e da: Confitarma, AIDIM-Associazione Italiana di Diritto Marittimo, ATENA-Associazione Italiana di Tecnica Navale e the International PropellerClubs.

 

Link: https://www.napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/convegno-shipping-and-the-law-a-napoli-si-discute-il-futuro-del-commercio-marittimo

CONVEGNO – Shipping and the law, a Napoli si discute il futuro del commercio marittimo

 

Nuove regole sulle emissioni e innovazioni tecnologiche a bordo

 

A Napoli gli armatori discutono il futuro del commercio marittimo

 

Shipping and the Law IX edizione

 

Napoli, 15 e 16 ottobre 2018

 

Complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore

 

La sfida per gli armatori con l’entrata in vigore delle nuove regolamentazioni ambientali IMO, le tecnologie e i combustibili che risponderanno più efficacemente alle nuove regole, la rapida implementazione dell’automazione, l’insorgenza di nuove barriere al movimento di persone e cose, l’ingresso dei fondi di investimento nello shipping. Sono questi alcuni dei temi che verrano analizzati a Napoli nel corso della IX edizione di Shipping and the Law, la due giorni di convegno organizzata dall’avvocato marittimista Francesco S. Lauro, in programma il 15 e 16 ottobre nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore.

 

“The Future is now” è il titolo dell’edizione 2018 che approfondirà le prospettive della navigazione commerciale a livello globale con protagonisti di primo piano del settore, tra cui il vicepresidente della International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi, il presidente di Confitarma Mario Mattioli; John C. Lyras, già presidente della Union of GreekShipowners e dell’ECSA; il presidente dell’AIDM e vicepresidente CMI Giorgio Berlingieri; Leo Drollas, direttore e chiefeconomist del Center for Global Energy Studies fondato dallo Sceicco Yamani; MänsJacobsson, per oltre un ventennio direttore degli International OilPollutionCompensation(IOPC) Funds ed il presidente del gruppo Giovani Armatori Giacomo Gavarone.

 

“Il commercio marittimo cresce sempre di più – spiega Lauro – ma è anche alle prese con sfide sempre più difficili. La tecnologia fa enormi passi avanti ogni anno, a cominciare dalle navi senza equipaggio per arrivare ai nuovi motori per le grandi navi, che limitano le emissioni nocive. Ma gli scenari sono in continuo mutamento in un mondo in cui i commerci globali devono affrontare un certo ritorno della politica al protezionismo e i fondi di investimento aumentano sempre di più il oro peso nel settore armatoriale”.

 

La conferenza, uno tra i pochi eventi internazionali che registra  il sostegno dell’Internartional Chamber of Shipping, sarà patrocinata, tra gli altri, dalla Regione Campania e da: Confitarma, AIDIM-Associazione Italiana di Diritto Marittimo, ATENA-Associazione Italiana di Tecnica Navale e the International PropellerClubs.

NAPOLI MAGAZINE: A NAPOLI – Domani al via Shipping and the Law 2017

 

11 ottobre 2017

Parte domani alle 9.30 l’VIII edizione di Shipping and the Law che quest’anno porta in primo piano la discussione sugli scenari del commercio marittimo mondiale, stretto tra la crisi del credito, il neo-protezionismo, l’allarme sicurezza e la necessità di investimenti per rispettare le nuove norme sulle emissioni di Co2. A discuterne al Teatrino di Corte di Palazzo Real, in Piazza del Plebiscito, saranno i vertici del settore a cominciare da Mario Mattioli che proprio oggi è ufficialmente entrato in carica come nuovo presidente di Confitarma. Con lui ci sarà il suo predecessore Emanuele Grimaldi, ma anche il presidente dell’International Chamber of Shipping, l’organizzazione mondiale degli armatori, Esben Poulsson, il numero uno dell’associazione degli armatori europei Panos Laskaridis.

 

Dopo i saluti introduttivi dell’avvocato marittimista Francesco S. Lauro, organizzatore della manifestazione, la conferenza entrerà nel vivo con la tavola rotonda “Avanti tutta nell’era dell’incertezza”. Tra i temi in discussione “Le minacce e le opportunità per gli armatori europei in relazione alla crescita della potenza marittima della Cuna e degli altri Paesi dell’Estremo Oriente” e “Come il mondo del commercio marittimo deve fare i conti con il riscaldamento globale?”. Oltre a Mattioli, Laskaridis e Poulsson, nella discussione saranno coinvolti, tra gli altri, anche l’autrice della legge britannica sul riscaldamento climatico e membro della Camera dei Lord baronessa Bryony Worthington e Leo Drollas, direttore del think tank dello Sceicco Yamani. A seguire la tavola rotonda che affronterà i temi del neoprotezionismo causato da Trump e dalla Brexit e su come questo impatta il settore del commercio marittimo globale: a discuterne, tra gli altri, il politologo Roberto D’Alimonte, l’armatore Emanuele Grimaldi, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping, Thomas Rehder.

 

Nel pomeriggio ci saranno le sessioni sul credito e un interessante dialogo sui porti, moderato da Francesco Saverio Lauro, tra il presidente del porto di Anversa Marc Van Peel e il numero uno dell’Autorità Portuale del Tirreno Centrale, Pietro Spirito.

 

Nella seconda giornata spicca la sessione “Better Vessels for a Better world” in cui Lorenzo Matacena di Caronte & Tourist parlerà delle nuove norme ambientali che entreranno in vigore a livello internazionale nel triennio 2018-2020 e dei progetti di propulsione a gas, tema quest’ultimo che sarà ripreso da Volkmar Galke della svizzera WinDG. Tra gli altri speaker della sessione: Diego Sabatini di Tefin presenterà un nuovo sistema per prevenire gli incendi sui traghetti, come quello del tragico caso della Norman Atlantic. Matteo Natali di Wärtsilä introdurrà il tema della nuova era della digitalizzazione nell’industria marittima mentre Franco Porcellacchia, dirigente di Ecospray e del primo gruppo crocieristico mondiale Carnival, parlerà delle moderne tecnologie per la riduzione delle emissioni.

 

“L’appuntamento di Shipping and the Law – spiega Francesco Saverio Lauro – è diventato un classico nell’agenda dei protagonisti del mondo marittimo internazionale. Essi ormai amano ritrovarsi a Napoli, capitale dell’armamento italiano e per questi due giorni al tempo stesso centro del Mediterraneo e della scena marittima internazionale, per riunirsi in luoghi carichi di memorie storiche e colmi di tesori artistici, confrontandosi sui grandi temi e sulle prospettive macroeconomiche e di settore. In un’epoca di grandi cambiamenti, opportunità ma anche enormi rischi, non c’è dubbio che interessanti idee, proposte e forse anche qualche provocazione emergeranno dal dibattito tra portatori di interessi e visioni a volte contrapposte ma accomunate dalla tensione verso una crescita sostenibile per cui lo Shipping va visto non come problema ma come una soluzione”.

Link: http://www.napolimagazine.com/cultura-gossip/articolo/a-napoli-domani-al-via-shipping-and-the-law-2017