Parte a Napoli la X edizione di Shipping and the Law: “The Shock of the New”

 

Parte a Napoli la X edizione della conferenza internazionale Shipping and the Law: “The Shock of the New” . I vertici delle organizzazioni mondiali, europee ed italiane degli armatori si incontreranno il 9 e il 10 ottobre a Napoli, presso la storica Sala dei Baroni del ‘Maschio Angioino’ per discutere degli scenari futuri dell’industria marittima.

Tra i numerosi partecipanti interverranno i vertici delle associazioni armatoriali: il Presidente Esben Poulsson e il Vicepresidente Emanuele Grimaldi della International Chamber of Shipping (ICS) , il President elect della European Community Shipowners Associations (ECSA) ed esponente del gruppo Stena Claes Berglund, il tedesco Thomas Rehder

“The shock of the new” è il titolo scelto per il decennale di Shipping and the Law da Francesco S. Lauro, Avvocato marittimista e ideatore della manifestazione.

“Le questioni di cui si discuterà in questa due giorni – sottolinea Lauro – sono numerose e di grande impatto. Dallìevoluzione degli equilibri e degli assetti politici alle nuove barriere protezionistiche che caratterizzano gli scenari internazionali. Dallo sviluppo sempre più rapido delle scienze e delle tecnologie alla introduzione di nuove normative volte a difendere l’ambiente, limitare le emissioni e lottare contro i cambiamenti climatici. Tutti si sentono in prima linea e a Napoli potranno scambiarsi idee, esperienze e soluzioni.”

Al Maschio Angioino incontro sull’impatto dell’innovazione sul commercio marittimo

 

“The Shock of the New and the Human Factor” è il titolo della conferenza internazionale Shipping and the Law, che si svolgerà a Napoli pressoil Maschio Angioino il 9 e 10 ottobre 2019. L’appuntamento organizzato dallo Studio Legale Lauro, che riunisce nel mese di ottobre con cadenza annuale i vertici dell’armamento mondiale nella città all’ombra del Vesuvio, giunge quest’anno alla sua decima edizione, e il suo titolo rende in sintesi il tema dei lavori, che si snoderanno lungo i due giorni nella storica sede della Sala dei Baroni del Maschio Angioino.

Al centro del dibattito vi saranno, come sottolineato dall’Avv. Francesco Saverio Lauro, “le sfide che i grandi e incalzanti cambiamenti politici, economici, tecnologici e normativi porranno non solo al mondo dell’industria marittima, ma anche all’intera economia ed al commercio internazionale nel prossimo decennio, sino al 2030 ed oltre”.

Tra i numerosi partecipanti saranno protagonisti i vertici internazionali delle associazioni armatoriali: il presidente Esben Poulsson e il vicepresidente Emanuele Grimaldi, della International Chamber of Shipping (ICS); il presidente eletto della European Community ShipownersAssociations (ECSA) ed esponente del gruppo Stena Claes Berglund e i past president John Lyras e Thomas Rehder; il presidente di Confitarma Mario Mattioli e quello del Gruppo Giovani Armatori Giacomo Gavarone.

Particolarmente interessanti saranno le relazioni di scenario a cura del vicepresidente dell’Istituto Affari Internazionali, già Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, che nella mattina di apertura di mercoledì 9 si intratterrà sugli equilibri internazionali geopolitici “evoluzione o rivoluzione?”; nel pomeriggio della stessa giornata si aprirà un dibattito sugli interventi di alcuni relatori, tra cui: il politologo Roberto D’Alimonte, che parlerà delle sfide che attendono nei prossimi anni le democrazie liberali;il capo del think tank dell’ex Ministro del Petrolio dell’Arabia Saudita Sheik Yamani, Leo Drollas; il futurologo Hamish McRae, che presenterà la relazione “The world economy in 2030”.

 

Link: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2019/10/02/news/shipping_and_the_law_al_maschio_angioino_the_shock_of_the_new_and_the_human_factor_-237515837/

Napoli, Fico incontra gli armatori a San Lorenzo Maggiore

 

Il presidente della Camera chiede “scusa” per i reiterati episodi di discriminazione avvenuti nella scuola di Lodi. “Io penso che quando si adotta una delibera che, in modo conscio o non conscio, produce delle discriminazioni così importanti, si deve chiedere solo scusa”, sottolinea Roberto Fico, intervenuto questa mattina a una convention di armatori, in corso nel complesso monumentale di San Lorenzo Maggiore, nel centro antico di Napoli .

Roberto Fico: “Non parlo di Riace, ma mi scuso per Lodi”

Il riferimento è ovviamente al plesso scolastico lombardo in cui i bambini figli di migranti (che non sono riusciti a produrre gli approfonditi documenti del paese di origine chiesti su disposizione del sindaco) per pranzo sono costretti o a tornare a casa, o a fermarsi da tempo in ambienti distinti da quelli degli altri compagni.
“Dopo le scuse, questi bambini potranno tornare in classe e in mensa, stando insieme agli altri”, aggiunge ancora Fico.

Un “apartheid” fuori della storia e soprattutto fuori dell’Occidente, sembra dire la terza carica dello Stato. Che passa poi a lodare “la grande risposta del nostro paese ogni volta che c’è un’ingiustizia: visto che immediatamente è partita una raccolta volontaria per quei bambini che ha già raggiunto quota 60.mila euro e che consentirà a questi bambini di poter andare in mensa fino a dicembre”.

Sí, ma al di là della generosità, politicamente come si risolve un tale abuso ? “Ho già detto che c’è una ingiustizia, che dobbiamo chiedere scusa… ”. Ancora una il fondatore napoletano dei meet-up prova a fare da argine, si pone contro gli estremismi e le parole d’ordine della Lega. Un’altra posizione che cerca di equilibrare gli sbilanciamenti – o i silenzi – del vicepremier di Di Maio a favore del suo omologo e alleato di governo Matteo Salvini.

Il presidente della Camera chiede poi tempo sul caso Riace, e non nasconde il disagio di dover entrare nel merito dopo la decisione di cancellare quel modello, assunta dal ministero dell’Interno, con il trasferimento di tutti i migranti dal paese che era rinato grazie all’integrazione dei migranti. “Non ne voglio parlare adesso. Però voglio ricordare che il 3 ottobre abbiamo accolto alla Camera, alla fine di un percorso, tutti i migliori progetti di integrazione e cooperazione…”, riprende Fico. E c’era anche Riace. “Sì. Ma non esiste solo Riace. Ci sono varie esperienze , associazioni e sindaci che stanno favorendo buone pratiche .
Io sono convinto che i metodi di accoglienza diffusa e di piccoli passaggi che indicano anche che si possano spendere bene i soldi per l’integrazione restino la strada maestra”.

Link: https://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/10/15/news/fico-209012244/

 

LA REPUBBLICA: Napoli, l’ottava edizione di Shipping and the Law al Teatrino di Corte di Palazzo Reale

 

Parte domani, giovedì 12 alle 9.30, l’ottava edizione di Shipping and the Law che quest’anno porta in primo piano la discussione sugli scenari del commercio marittimo mondiale, stretto tra la crisi del credito, il neo-protezionismo, l’allarme sicurezza e la necessità di investimenti per rispettare le nuove norme sulle emissioni di Co2. A discuterne al Teatrino di Corte di Palazzo Real, in Piazza del Plebiscito, saranno i vertici del settore a cominciare da Mario Mattioli che proprio oggi è ufficialmente entrato in carica come nuovo presidente di Confitarma. Con lui ci sarà il suo predecessore Emanuele Grimaldi, ma anche il presidente dell’International Chamber of Shipping, l’organizzazione mondiale degli armatori, Esben Poulsson, il numero uno dell’associazione degli armatori europei Panos Laskaridis.

Dopo i saluti introduttivi dell’avvocato marittimista Francesco S. Lauro, organizzatore della manifestazione, la conferenza entrerà nel vivo con la tavola rotonda “Avanti tutta nell’era dell’incertezza”. Tra i temi in discussione “Le minacce e le opportunità per gli armatori europei in relazione alla crescita della potenza marittima della Cuna e degli altri Paesi dell’Estremo Oriente” e “Come il mondo del commercio marittimo deve fare i conti con il riscaldamento globale?”. Oltre a Mattioli, Laskaridis e Poulsson, nella discussione saranno coinvolti, tra gli altri, anche l’autrice della legge britannica sul riscaldamento climatico e membro della Camera dei Lord baronessa Bryony Worthington e Leo Drollas, direttore del think tank dello Sceicco Yamani. A seguire la tavola rotonda che affronterà i temi del neoprotezionismo causato da Trump e dalla Brexit e su come questo impatta il settore del commercio marittimo globale: a discuterne, tra gli altri, il politologo Roberto D’Alimonte, l’armatore Emanuele Grimaldi, il vicepresidente dell’International Chamber of Shipping, Thomas Rehder.

Nel pomeriggio ci saranno le sessioni sul credito e un interessante dialogo sui porti, moderato da Francesco Saverio Lauro, tra il presidente del porto di Anversa Marc Van Peel e il numero uno dell’Autorità Portuale del Tirreno Centrale, Pietro Spirito.

Nella seconda giornata spicca la sessione “Better Vessels for a Better world” in cui Lorenzo Matacena di Caronte & Tourist parlerà delle nuove norme ambientali che entreranno in vigore a livello internazionale nel triennio 2018-2020 e dei progetti di propulsione a gas, tema quest’ultimo che sarà ripreso da Volkmar Galke della svizzera WinDG. Tra gli altri speaker della sessione: Diego Sabatini di Tefin presenterà un nuovo sistema per prevenire gli incendi sui traghetti, come quello del tragico caso della Norman Atlantic. Matteo Natali di Wärtsilä introdurrà il tema della nuova era della digitalizzazione nell’industria marittima mentre Franco Porcellacchia, dirigente di Ecospray e del primo gruppo crocieristico mondiale Carnival, parlerà delle moderne tecnologie per la riduzione delle emissioni.

“L’appuntamento di Shipping and the Law – spiega Francesco Saverio Lauro – è diventato un classico nell’agenda dei protagonisti del mondo marittimo internazionale. Essi ormai amano ritrovarsi a Napoli, capitale dell’armamento italiano e per questi due giorni al tempo stesso centro del Mediterraneo e della scena marittima internazionale, per riunirsi in luoghi carichi di memorie storiche e colmi

di tesori artistici, confrontandosi sui grandi temi e sulle prospettive macroeconomiche e di settore. In un’epoca di grandi cambiamenti, opportunità ma anche enormi rischi, non c’è dubbio che interessanti idee, proposte e forse anche qualche provocazione emergeranno dal dibattito tra portatori di interessi e visioni a volte contrapposte ma accomunate dalla tensione verso una crescita sostenibile per cui lo Shipping va visto non come problema ma come una soluzione”.

Link: http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/10/11/news/napoli_l_ottava_edizione_di_shipping_and_the_law_al_teatrino_di_corte_di_palazzo_reale-178008943/

LA REPUBBLICA – Grimaldi: “Porto senza servizi di qualità, risalire non sarà facile”

Manuel Grimaldi: "Il porto di Napoli senza servizi di qualità, risalire non sarà facile”
Manuel Grimaldi 

L’armatore parla a margine del convegno “Shipping and the law”, ideato da Francesco Saverio Lauro

di TIZIANA COZZI

“IL NUOVO presidente del porto di Napoli che sta per arrivare avrà un compito molto difficile, quello di mettere ordine in tutto”. Manuel Grimaldi, amministratore delegato della holding di famiglia e presidente degli armatori italiani, non lesina critiche sullo scalo napoletano. L’armatore parla a margine del convegno “Shipping and the law”, ideato da Francesco Saverio Lauro al Suor Orsola Benincasa.

Grimaldi, da dove deve cominciare per rilanciare il porto di Napoli?
“È un lavoro molto impegnativo. C’è la parte creativa, quella che dovrà sviluppare banchine e spazi, poi si deve pensare all’organizzazione. Insomma, la storia degli ultimi anni non è stata di successo. E recuperare non sarà facile”.

La riforma dei porti potrà agevolare lo sviluppo?
“Non so se basterà, qualche dubbio ce l’ho. Ma aprirà nuove possibilità mettendo insieme Napoli e Salerno, creando una grossa area di consumo e un’area per le esportazioni. Così la Campania avrà un grosso peso. Ci auguriamo per questo un buon presidente e un segretario generale capace che possano finalmente lavorare per lo sviluppo e per attingere ai fondi europei. Bisognerà capire le vocazioni dei due porti e creare un’economia di scalo. Si dovrà capire la ratio con cui si sono messi insieme i porti. Questo è il modo per farli funzionare”.

La sua compagnia fa scalo a Salerno. Se le cose cambiassero, tornerebbe a Napoli?
“Salerno è un piccolo miracolo. Negli ultimi 20 anni non ho mai visto un porto così modesto per la piccola quadratura, credo sia il porto più efficiente d’Europa. Con così limitate infrastrutture riesce a movimentare un numero così grande di merci”.

Il segretario generale in pectore per Napoli è Francesco Messineo, in forza per 8 anni proprio a Salerno. Che ne pensa?
“Messineo in questo senso è una garanzia. È stato segretario generale a Salerno, ha dato il suo contributo affinché questo porto fosse rilanciato. Potrebbe lavorare bene anche a Napoli”.

Si attendono le gare per il dragaggio. Ma su quali fronti si dovrebbe intervenire subito?
“Il traffico container non è tutto. A Napoli si guarda troppo a questo aspetto, dimenticando

che i contenitori rappresentano una piccolissima percentuale del trasporto merci. Esistono i ferries, le navi porta-auto, quelle da crociera. Purtroppo Napoli perde traffico ma quando si è poco organizzati non si dà un servizio di qualità. E poi Napoli è un cantiere, proprio fuori al porto. So che i lavori della metro sono importanti ma la realtà è che i passeggeri appena scesi dalle navi si trovano tra gru, traffico impazzito e clacson”.

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