Grimaldi: “Presto navi con batterie che spegneranno i motori in porto”

 

A Shipping and the Law gli armatori raccolgono sfida cambi climatici

Gli armatori raccolgono le sfide della lotta al cambiamento globale e annunciano nuove strategie di taglio delle emissioni, guardando anche all’inquinamento delle città portuali. E’ questo uno dei messaggi che arriva dalla prima giornata di Shipping and the Law, il convegno sul commercio marittimo di Napoli, giunto alla decima edizione e che punta quest’anno sul tema Lo shock del nuovo”.

Tra i più attivi sul’ambiente l’armatore Emauele Grimaldi che ha annunciato la produzione di nuove navi che rispetteranno le città portuali, spegnendo i motori quando sono attraccate e dicendo stop alle colonne di fumo in porto: “Abbiamo ordinato – spiega l’armatore – 12 nuove navi e 5 car carrier. I traghetti in produzione sono tra i primi ibridi al mondo, con una potenza di batterie molto alta che gli permette di stare importo con emissione zero con degli shaft, degli alberi di trasmissione, che sono sul motore principale e prelevano i picchi di potenza che ricarica le batterie. Quando arriva in porto, quindi, la nave può spegnere completamente i motori e avere tutta l’elettricità necessaria dalle batterie, che peraltro si ricaricano anche quando la nave è ferma grazie ai pannelli solari. Su questo novità avremo presto alcune delle navi più avanzate al mondo ed è un orgoglio napoletano”.

La sfida ambientale al convegno è stata lanciata dal’organizzatore Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista, anche attraverso la proiezione del discorso di Greta all’Onu. “Il mondo dello shipping – spiega Lauro – ha tre orizzonti: da gennaio 2020 c’è l’abbattimento delle emissioni di zolfo dal 3,5% allo 0,5, al 2030 bisogna guardare ai cambiamenti dello scenario economico mondiale, mentre nel 2050 c’è l’obiettivo di dimezzare le emissioni del comparto. Su questo lavoriamo al forum di Napoli per sviluppare soluzioni, sapendo che non tutte le idee coincidono ma che da questo dibattito nascono elementi di novità per la capacità dell’industria marittima di affrontare le sfide”. L’impegno degli armatori è stato sottolineato anche da Mario Mattioli, presidente di Confitarma: “Utilizzare carburanti – ha detto – che hanno una percentuale di zolfo dell’85% in meno farà calare le emissioni ma significa usare carburanti più costosi e non ancora del tutto testati, un minimo di preoccupazione c’è nel settore. Anche per questo molti armatori guardando al Gnl (gas naturale liquefatto, ndr) per la propulsione a gas che ha meno emissioni dannose”.

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Shipping, Rixi: “Fiscalità agevolata per aziende che puntano sulla sostenibilità”

 

L’accelerazione e le sfide poste ai traffici marittimi dal tumultuoso sviluppo di tecnologie avveniristiche e delle sempre più stringenti regole internazionali sulle emissioni delle navi sono stati al centro della seconda e conclusiva giornata della IX edizione di Shipping and the Law a Napoli. Soprattutto le regole sulle emissioni chiamano gli armatori a nuove sfide e investimenti: restano infatti soltanto un anno e pochi mesi di tempo per adeguare le flotte.

Nel dibattito un contributo significativo è venuto dal Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi: “Stante la delicatezza dell’obiettivo di tutela ambientale – ha affermato – sarebbe opportuno, ad esempio, pensare anche all’implementazione delle forme di fiscalità agevolata per quelle imprese che dimostrano di aver intrapreso precise ed effettive misure di sostenibilità. E’ questa una sfida ulteriore per le nostre infrastrutture ed il nostro armamento; non è pensabile conseguire uno sviluppo senza un’opera di implementazione e ammodernamento delle reti di trasporto e di tutti gli snodi del traffico e logistici; ed è allo stesso modo impensabile che il sistema infrastrutturale possa prescindere dalla sicurezza che non è soltanto fisica ma è pertanto anche ambientale e a beneficio di tutta la comunità”.

E gli armatori confermano il loro impegno, come sottolineato da Emanuele Grimaldi, vicepresidente dell’International Chamber of Shipping: “L’Ics – ha detto – è fortemente impegnata nell’abbattere le emissioni delle navi contribuendo alla decarbonizzazione del settore. Con l’Imo, l’organizzazione dell’Onu che si occupa del mare, ci siamo impegnati a ridurre del 50% le emissioni da qui al 2050. Ma in questo stesso periodo si prevede che i traffici marittimi raddoppieranno, quindi vuol dire che le emissioni dovranno essere solo il 25% di quelle attuali. Per farlo ci impegniamo in ricerca e sviluppo, mettendo sulle navi tutte le nuove soluzioni, dalle batterie alle pitture siciliconiche, e ancora le migliori eliche e i motori con le emissioni più basse. Ricordo però che il nostro settore non rappresenta un problema ma un’opportunità: le navi che viaggiano oggi sulle autostrade del mare hanno emissioni di Co2 che sono un quinto dei mezzi che trasportano merci sulle strade e metà dei mezzi su ferro. Il sistema marittimo è la soluzione del problema ma noi ci impegniamo per migliorare ancora”.

“Shipping and the Law – spiega Francesco Saverio Lauro – è ormai diventato un appuntamento atteso da tutto il mondo armatoriale ma anche dai decision maker come dimostra l’interesse per i nostri temi da parte del presidente della Camera Roberto Fico e del viceministro ai trasporti Rixi. Dal palco abbiamo ascoltato i problemi ma anche le proposte e lo spirito impreditoriale intatto degli armatori italiani e anche le proposte del governo per sostenere un settore che rischia di disperdere una parte delle proprie energie migliori. Proseguiremo il nostro impegno anche nel 2019, con la decima edizione del convegno, facendo scoprire agli ospiti internazionali un altro splendido sito storico di Napoli dopo la sede della Basilica di San Lorenzo Maggiore scelta per quest’anno”.

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