ANSA – Porti: Barracco, sfruttare fondi Ue per essere concorrenziali

Porti: Barracco,sfruttare fondi Ue per essere concorrenziali
Matacena: 26 miliardi da Ue, gap incolmabile se li usano altri
NAPOLI
(ANSA) – NAPOLI, 8 OTT – L’innovazione tecnologica e lo sviluppo infrastrutturale dello shipping italiano passerà anche per il nuovo ciclo dei fondi europei. E’ quanto emerge dal convegno Shipping and the Law che si chiude oggi a Napoli. ”Quanto avviene nei mercati internazionali – ha spiegato infatti il presidente del Banco di Napoli Maurizio Barracco – rende fondamentale l’essere concorrenziali, cioè efficienti e la banca deve diventare protagonista nel sapere accompagnare l’imprenditore sulla strada della competitività. Peraltro la Comunità europea ha reso disponibili circa 30 miliardi di euro dal 2014 al 2020, il 75% dei quali destinati al Sud. E’ l’occasione per rendere il sistema efficiente, a partire da infrastrutture fondamentali come quelle legate alla logistica, in modo da confrontarci ad armi pari con la concorrenza non solo dei paesi dell’Ocse, ma anche di quelli del sud Mediterraneo”. Un treno, quello dei fondi Ue, sottolineato anche da Lorenzo Matacena, amministratore di Caronte & Tourist: ”Ci sono 26 miliardi di euro – spiega – stanziati per l’infrastrutturazione dei porti, e non solo, in Europa. E’ un’opportunità fondamentale, perché nei nostri porti non si investe da tempo, un’opportunità che andrebbe colta da ministeri delle infrastrutture e dello sviluppo e da Confitarma. Se li dovessero spendere nel resto d’Europa e noi no il gap aumenterebbe ulteriormente e poi sarebbe difficile colmarlo”. In particolare, spiega Matacena: ”I soldi che l’Ue mette a disposizione puntano a favorire politiche di risparmio energetico e cambi di tecnologia che possono essere meno inquinanti. In questo senso ci sono possibilità di investimento nei porti legati ad esempio all’utilizzo del gas naturale liquido o del metanolo, che sono già realtà visto che siti di stoccaggio ci sono nei porti danesi, svedesi e quello di Rotterdam è stato appena finito. Il problema in Italia è che non esiste una normativa che consenta l’utilizzo del gas liquido nelle navi”.
Y7W-PO/

 

ANSA – Porti: Grimaldi, turistico? Davanti Villa comunale Napoli

Armatore, non sarebbe scempio e porterebbe ricchezza
NAPOLI
(ANSA) – NAPOLI, 8 OTT – “Un porto turistico a Napoli bisognerebbe farlo davanti alla Villa Comunale, non rovinerebbe il paesaggio ma lo renderebbe ancora più bello e Napoli attirerebbe le grandi barche, che portano ricchezza”. Lo ha detto Emanuele Grimaldi, armatore e presidente di Confitarma, a margine di Shipping and the law a Napoli. “Il diporto – ha spiegato – sarebbe un volano enorme portando le barche nel golfo. Di recente sono stato ospite del Presidente del porto di Barcellona di fronte al porto turistico della città che è diventato il più importante d’Europa, superando Cannes e Montecarlo. Il paesaggio sta bellissimo e questi yacht portano grandissima ricchezza. Questa è la strada che hanno seguito il Pireo, Barcellona, Valencia, noi no. Non è vero che un po’ di cemento deturperebbe il paesaggio, la villa sarebbe più bella con davanti le più belle barche del mondo, disegnate dai migliori architetti del mondo. Tutto questo in un palcoscenico con Castel dell’Ovo, il Vesuvio, Capri, sarebbe incomparabile, forse potremmo aspirare anche noi a diventare il primo porto turistico del mondo”. Grimaldi critica anche il progetto di Porto Fiorito, peraltro mai decollato, nella zona est di Napoli: “Sì – dice – c’è un progetto nella zona orientale di Napoli ma bisogna porsi delle domande. Cosa viene prima la riqualificazione di quella zona o il porto turistico? Se fai una marina in una zona che non è stata riqualificata, perché mai uno dovrebbe andare lì con la sua barca? Pensate che i grandi magnati americani andrebbero a Napoli Orientale o a Castellammare? Non credo. Il porto turistico dovrebbe essere di fronte alla Villa Comunale o dovremmo fare una enorme e seria riqualificazione di Bagnoli”.

 

ANSA – Crisi: Grimaldi, armatori hanno tenuto, nostra flotta cresce

‘Occupazione tiene e lavoriamo su formazione’
(ANSA) – NAPOLI, 8 OTT – Durante una crisi “che dura ormai dal 2008 e quindi da sette anni”, il settore armatoriale italiano “ha tenuto molto bene”, facendo aumentare “la flotta e non riducendo l’occupazione”. Lo ha detto il presidente di Confitarma Emanuele Grimaldi a Napoli, a margine di Shipping and the Law. In vista dell’assemblea generale di Confitarma in programma a Roma il 15 ottobre, a cui parteciperanno anche il ministro Lupi e il presidente di confindustria Squinzi, Grimaldi ha ricordato che la flotta italiana “non è mai stata così grande come in questi anni, tanto che come flotta di proprietà di imprese del proprio Paese, noi siamo al secondo posto in Europa dopo la Grecia e la quarta nel mondo dopo Cina, Grecia, Giappone e Italia. Il nostro settore per il Paese rappresenta una fetta concreta dell’economia anche perché con la proprietà delle navi si sviluppa una grande economia del mare, che fa trarre beneficio a tantissime categorie, dai broker, agli assicuratori agli operatori del settore, oltre agli equipaggi e, quindi, alla formazione di migliaia di giovani che poi lavorano a bordo”. (ANSA).

8 ott Ansa Grimaldi armatori hanno tenuto

Link: http://www.ansa.it/mare/notizie/rubriche/crociereetraghetti/2014/10/08/crisi-grimaldi-armatori-hanno-tenutonostra-flotta-cresce_aadbae7c-db65-4427-b0e3-3bb52f8fef33.html

ANSA – Porti: Grimaldi, fiducioso in riforma che varerà governo

Porti: Grimaldi, fiducioso in riforma che varerà governo
Presidente Confitarma, su autorità valutare caso per caso
NAPOLI
(ANSA) – NAPOLI, 8 OTT – “Siamo molto fiduciosi che questo Governo, che sta guardando a riforme importanti, e il ministro Lupi possano varare una riforma dei porto importante e valida che servirà al Paese”. Lo ha detto Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma, parlando a margine di Shipping and the law a Napoli. “Non conosciamo ancora bene nel dettaglio la riforma – ha aggiunto Grimaldi – ma sappiamo che Lupi aprirà un tavolo con tutti gli stakeholders per farci capire gli obiettivi che vuole raggiungere. Lì noi daremo la nostra opinione su come perseguirli, anche tenendo presente che noi armatori siamo quelli che nei porti paghiamo tutti i costi”. Sull’accorpamento delle autorità marittime, Grimaldi ha aggiunto: “L’accorpamento potrebbe essere giusto in alcuni casi, ma, appunto, bisogna valutare caso per caso”. Per l’armatore una riforma del settore è “molto importante per un Paese come il nostro che è un grande importatore di materie prime ed esportatore di prodotti nel mondo. Ricordiamoci il settore marittimo è responsabile del 90% dei traffici nel mondo”. (ANSA).
Y7W-TOR/

Ansa 10/08/2014

GTP headlines – Shipping and the Law 2014

Shipping and the Law 2014

7 October 2014 @ 16:008 October 2014 @ 18:00

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The 5th edition of Shipping and the Law conference, will take place on the 7th and the 8th October in the Naples, under the shadow of Vesuvius, home to more than half of the Italian tonnage.

Over the past five years, Shipping & the Law has developed a reputation as one of Italy’s leading maritime industry conferences. This unique event brings together leading figures from around the world to debate and discuss the most important issues in the sector. As always, there will be speakers and panelist of the highest caliber: owners, shipbuilders, bankers, lawyers, international arbitrators, insurance brokers, and other shipping professionals.

This year Shipping and the Law will include a new feature to the program, a workshop on the 7th October at Palazzo Du Mesnil. Titled “Eco-ships: Investing in the New Technologies”, the workshop will cover some of the latest technologies and strategies implemented by owners to make their vessels more energy efficient.

The full day conference, under the title “Shipping and the Law in the recent and current markets 2014″ will take place on the 8th October at Complesso Monumentale Santa Maria Donnaregina and is composed of four sessions.

 

 

IHS Fairplay – Shipping forum calls for self-regulation

Shipping forum calls for self-regulation

08 October 2014

Speakers at the Shipping and the Law conference in Italy have warned today against regional regulation and giving the EU too much control over the shipping industry.

In his opening speech on the second day of the event in Naples, shipowner Emanuele Grimaldi called on the industry to regulate itself, rooting out sub-standard operators to avoid “knee-jerk regulations” from the EU.

Shipping is still not “out of the woods” economically yet banks have “not taken the trouble to clean up their balance sheets”, allowing bad operators to thrive, he argued.

“We should always be reminded of our obligations to safety and the environment… These require constant commitment, investment, and management focus,” he said.

He asked the audience to consider the potential repercussions of another environmental disaster. In his view, European regulators would then “have no hesitation” in clamping down.

The second opening speaker, John C Lyras, ex-president and current member of the Board of the Union of Greek Shipowners and a board member of the European Community Shipowners’ Association, issued a rallying cry for the shipping and maritime community to lobby governments and European MEPs for greater “transparency and democracy” in creating regulations.

Shipping is now caught up in a turf wars between EU institutions, involving “unconstitutional proceedings that do not allow for proper, bona fide consultation with the shipping industry”, he said.

“The devil is in the detail” of regulations and new rules should be worked out fully with the shipping community before they reach the IMO, he added.

He also warned against regionalism, which he argued is affected the integrity “of the IMO itself”.

Regional regulation is becoming “endemic” in the Northwestern hemisphere and Australia, he argued.

“In the era of globalisation, there are [still those] adopting a regional stance,” he said.

Regionalism and unilateralism is often “though not exclusively” in the environmental area, he added.

In his view, situation is becoming unworkable for ships that call at different ports of the world: “Ships are not elastic entities” but need global rules.

He added that it was “worrisome” that unilateral regional measures and “aspirational regulations” increasingly “go beyond” international rules.

Girija Shettar

Il Nautilius – Porto di Napoli: Lauro lancia l’idea di una rete del mare per progetti innovativi

Porto di Napoli: Lauro lancia l’idea di una rete del mare per progetti innovativi

“Le aziende di navigazione devono mettersi insieme per essere più forti sul mercato e presentare progetti di sviluppo alle istituzioni”. Lo ha detto Salvatore Lauro, presidente della Lauro spa che oggi presenterà nell’ambito del convegno Shipping and the Law a Napoli il “progetto della Rete del mare – spiega Lauro – che vediamo possa essere una occasione di sviluppo per il Mezzogiorno”.

La rete, dice Lauro, “mette insieme le società di navigazione e i relativi fornitori,che uniscono gli sforzi per fare sistema e innovazione su molti aspetti, penso ad esempio ai nuovi sistemi per la pulizia delle carene, per ottenere migliori performance dalle navi. Si crea un sistema che in Nord Europa già esiste mentre da da noi ognuno pensa al suo giardinetto. È un problema culturale che vogliamo cambiare attraverso questo progetto”.

Alla rete partecipano già 28 aziende tra cui, prosegue Lauro, “i nostri Laziomar, Alilauro, Firemar che coprono le isole minori ma ci sono anche molti cantieri navali napoletani e ci assiste il collegio dei commercialisti. Attraverso questa rete presenteremo un progetto innovativo alla Regione Campania anche per incidere sulla programmazione dei prossimi fondi Europei che con Horizon 2020 premia le idee innovative”.

Short URL: http://www.ilnautilus.it/?p=24504

La Gazzetta Marittima – Shipping and the Law gran meeting a Napoli

Shipping and the Law gran meeting a Napoli

Oltre duecento esperti e armatori sui temi delle nuove tecnologie e dei mercati

NAPOLI – Shipping and the Law rappresenta da cinque anni l’evento italiano e internazionale in occasione del quale alcuni tra i maggiori attori del mondo dello shipping, della finanza e di altre attività legate all’industria marittima s’incontrano per confrontarsi sui temi più importanti legati al settore.
La quinta edizione dell’ormai tradizionale appuntamento voluto e organizzato da Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista già presidente dell’Autorità portuale di Napoli, è in corso da ieri 7 ottobre nella città partenopea attorno alla quale è concentrato più della metà dell’armamento italiano. Il meeting si concluderà oggi 8 ottobre.

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L’Informatore navale – Napoli:concluso ”Shipping and the Law-V Edizione”, con i leader dello shipping mondiale – VIDEO

Napoli:concluso ”Shipping and the Law-V Edizione”, con i leader dello shipping mondiale -VIDEO 

grimaldi manuel treNapoli, 8 ottobre 2014 – Si è conclusa a Napoli la quinta edizione della conferenza Shipping and the Law, che riunisce da cinque anni a Napoli alcuni tra i maggiori attori del mondo dello shipping, della finanza e di altre attività legate all’industria marittima internazionale, che si confrontano in occasione di questo appuntamento sui temi più caldi legati a questo settore nella città in cui è concentrato più della metà dell’armamento italiano.
L’organizzatore dell’evento, Francesco Saverio Lauro, avvocato marittimista già presidente dell’Autorità Portuale di Napoli, ha dichiarato:
“L’ industria armatoriale si trova oggi a un bivio: da una parte l’elevato costo del petrolio e le nuove norme ambientali richiedono massicci investimenti in nuove tecnologie e design, dall’altra le fonti tradizionali di finanziamento sembrano essersi inaridite, tenuto conto del mercato dei noli che non accenna ad uscire da una crisi che dura da molti anni. Il principale fil rouge che tiene insieme in nostri due giorni di dibattito è costituito proprio dal confronto tra gli armatori che vedono i raid degli investitori finanziari come un mostro onnivoro e coloro che invece hanno inteso fare i conti con il fenomeno e cavalcarne le opportunità.”
All’iniziativa, che ha previsto delle sessioni di lavoro e un elenco di interventi molto fitto su temi economici, geopolitici, finanziari, legali e assicurativi, sono intervenuti come relatori e partecipanti alle tavole rotonde alcuni tra i massimi esponenti dell’industria armatoriale, della cantieristica, della finanza, del mondo assicurativo e bancario, oltre ad avvocati, giuristi e arbitri internazionali marittimi provenienti da tutto il mondo. L’abituale conferenza svoltasi nel giorno 8 è stata inoltre preceduta il giorno 7 da un premiere workshop sul tema delle Eco-ships (econavi), organizzato assieme al Gruppo Giovani Armatori di Confitarma e all’ Associazione italiana di Tecnica Navale, con il supporto del costruttore finlandese di motori Wärtsilä.
Tra gli oltre 200 industry leader che sono intervenuti: Emanuele Grimaldi, presidente di Confitarma e amministratore delegato del primo gruppo armatoriale italiano con una flotta di oltre cento navi; John Lyras, membro del board e già presidente delle associazioni degli armatori europei e greci; Jeffrey Pribor, responsabile mondiale degli investimenti marittimi di Jefferies LLC, la principale banca d’investimenti nel settore dello shipping; John Wiik, CEO del Norwegian Hull Club, il più grande assicuratore mondiale; Richard Fulford-Smith, amministratore delegato di RS Platou, una delle più grandi società di brokeraggio.I LAVORI

Durante la sessione di aperture della conferenza di mercoledì 8 ottobre Emanuele Grimaldi, John C. Lyras, Jeffrey Pribor, Ugo Salerno e John Wiik hanno discusso di “Global Challenges and Strategic Decisions in the Current Shipping Markets” in un panel moderato da Francesco S. Lauro e Richard Fulford-Smith, con le conclusioni a cura del decano degli armatori italiani Peppino D’Amato.
Da segnalare la relazione su temi geopolitici che ha concluso la sessione: “Geo-political outlook”, a cura del gen. Vincenzo Camporini, ex Capo di Stato maggiore della Difesa, e l’intervento di Marco del Panta, del Ministero degli Affari Esteri, che ha descritto lo stato dell’arte della missione “Mare Nostrum”.
A seguire la tavola rotonda sui temi finanziari,“Follow the Money”, presieduta da Diego Pacella e Jeffrey Pribor: armatori, banchieri ed esperti finanziari si sono confrontati in particolare sul ruolo del private equity nell’industria dello shipping, e sui temi dell’accesso al credito e della ristrutturazione delle imprese in sofferenza. Oltre al gruppo Intesa, rappresentato dal presidente di Banco di Napoli SpA Maurizio Barracco, erano rappresentate: Mediobanca, ING, Credit Suisse, Citi Bank e Alis Partners. Hanno concluso la sessione le relazioni “Shipping finance is not immune to EU competition law”, a cura di Mark Clough, barrister noto esperto in materia di concorrenza, facente parte del team internazionale dello Studio Lauro.
La terza sessione (“Managing the Risks Through Today’s Turbulent Markets”), presieduta da Mauro Iguera e da Federico Deodato, è stata introdotta da una relazione di Mans Jacobsson (già direttore degli Oil Pollution Compensation Funds) sul caso “Prestige”. Assicuratori, armatori, broker, legali ed esperti di gestione delle crisi hanno esaminato i trend dei mercati assicurativi e riassicurativi e quelli delle sanzioni internazionali, dell’inquinamento e della gestione della crisi.
La sessione conclusiva (“Build, Buy, Charter”), presieduta da Clive Aston, presidente degli arbitri marittimi londinesi, e dall’armatrice Mariella Bottiglieri, è stata introdotta da una presentazione a cura di Giorgio Berlingieri, vice presidente del Comité Maritime International e ha trattato il tema dei contratti di utilizzazione, costruzione e riparazione navale, sia dal punto di vista legale che commerciale.
Quest’anno l’abituale conferenza di mercoledì 8 ottobre è stata preceduta ed ampliata dal premiere workshop “Eco-ships: Investing in Technologies”, svoltosi nel pomeriggio del giorno 7 ottobre, organizzato assieme al Gruppo Giovani Armatori di Confitarma e ad ATENA Associazione italiana di Tecnica Navale e presieduto dai rispettivi presidenti Andrea Garolla di Bard e Alberto Moroso. Dopo l’apertura di Francesco S. Lauro, sono intervenuti, tra gli altri, gli armatori: Umberto D’Amato, Lorenzo Matacena, Valeria Novella, il banchiere Jeffrey Pribor, Volkmar Galke (Wärtsilä), e Guido Ceccherelli (Ecospray Technologies s.r.l.).
GLI INTERVENTI
Nel corso delle due giornate di lavori di Shipping and the Law 2014 sono intervenuti:

Emanuele Grimaldi, Francesco S. Lauro, John C. Lyras, Jeffrey Pribor, Ugo Salerno, John Wiik, Richard Fulford-Smith, Peppino D’Amato, Vincenzo Camporini, Marco del Panta, Diego Pacella, Jeffrey Pribor, Maurizio Barracco, Mark Clough, Maria Teresa Iardella, Arturo Capasso, Nicola Coccia, Angelo D’Amato, Christoforos Dimakis, Jeffrey Drake, Francesco Fuselli, Rory Hussey, Maria Karnessi, Guido Musso, Giuseppe Rizzo, Fabrizio Vettosi, Federico Deodato, Mauro Iguera, Mans Jacobsson, Christopher Brown, Maurizio Dardani, Patrizia Kern-Ferretti, Mike Salthouse, Shawn Winter, Angelo Ansaldo, James Bean, Michele Bottiglieri, Rocco Bozzelli, Maurizio d’Amico, Vittorio Damonte, Richard Jenssen, Lorenzo Matacena, Alessandro Morelli, Marco Poliseno, Leonardo Rondinella, Gerasimos Strintzis, Alexander Tsavliris, Clive Aston, Mariella Bottiglieri, Giorgio Berlingieri, David McInnes, Christian Mollitor, David Pitlarge, Furio Samela, Ernesto Ardia, Olof Berndtsson, Giuseppe Bottiglieri, Carlo Cameli, Giovanni Cimmino, Giacomo Gavarone, Marie Kelly, Salvatore Lauro, Andrea Mastellone, Valeria Novella, Brian Robertson, Yannis Triphyllis, Theodosis Stamatellos, Andrea Garolla di Bard, Alberto Moroso, Lorenzo Matacena, Umberto D’Amato, Fabio Di Felice, Dario Bocchetti, Volkmar Galke, Guido Ceccherelli, Michele Francioni.
SPONSORSHIP
Il premiere workshop“Eco-ships: Investing in Technologies” è stato organizzato grazie al supporto di Wärtsilä. Il lunch nel meraviglioso edificio gotico di Donnaregina Vecchia, è stato offerto da Ecospray Technologies e Caronte & Tourist Spa, i coffee break da Tirrenia e Palumbo Group. La cena di gala presso l’antico Circolo dell’Unione nell’edificio settecentesco del Teatro San Carlo è stata realizzata grazie al supporto diCR Marine&Aviation e SMITH.